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Usava false divise delle forze dell’ordine per rapinare gioiellerie: arrestato

Gli agenti della polizia di Milano hanno trovato nell’abitazione di un uomo di 65 anni pistole e divise false che sarebbero state usate per rapinare alcuni laboratori orafi milanesi.
A cura di Giorgia Venturini
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Droga, divise false e armi. È quello che hanno trovato gli agenti di polizia di Milano nella casa di un uomo di 65 anni durante una perquisizione nell'ambito di un'indagine su rapine ai danni di alcuni laboratori orafi milanesi. False divise e munizioni sarebbero infatti usate per mettere a segno le rapine.

Il sequestro in un appartamento a Milano

Gli agenti della squadra Mobile, coordinati dalla Procura di Milano, hanno trovato tutto nel solaio di una abitazione nel quartiere di Corvetto. Nel dettaglio, hanno trovato: un fucile a pompa calibro 12 Franchi, una pistola 22 Browning, rubata, una pistola 7,65 Beretta, con matricola abrasa, e le relative munizioni.

E ancora: in casa è stato trovato anche un chilo di cocaina, alcune divise e un distintivo simile a quello della Guardia di Finanza. Per mettere a segno le rapine il 65enne si sarebbe travestito anche da addetti di aziende leader nei servizi della logistica e spedizioni e di aziende municipalizzate di gestione dei rifiuti.

La rapina milionaria al laboratorio orafo

Tutto però è ancora da accertarsi: gli agenti sono al lavoro per capire del dettaglio cosa servisse il materiale ritrovato. Sotto i riflettori c'è la rapina milionaria commessa nel novembre del 2021 ai danni di un laboratorio orafo in zona Cimiano, che si trova alla periferia di Milano. Da qui erano partite le indagini.

I fatti sono accaduti il 4 novembre dello scorso anno nel laboratorio orafo Trafilor. Qui è stato scenario di una rapina a opera di cinque persone. I responsabili hanno fatto irruzione nei locali con il volto coperto da maschere di gomma. Due, secondo le prime informazioni ottenute da Fanpage.it, avrebbero avuto una pistola. Forse una delle quali sequestrate in questi giorni. Allora dopo aver imbavagliato i dipendenti e averli legati con delle fascette, i rapinatori hanno atteso che arrivasse la proprietaria del negozio.

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