Uomo si getta dal Duomo di Milano e muore: è Emanuele De Maria, accusato di aver accoltellato un collega all’Hotel Berna

Questo pomeriggio, domenica 11 maggio, un uomo si è suicidato lanciandosi dal Duomo di Milano. Sul posto sono intervenuti oltre al 118 gli agenti della Polizia di Stato per verificare l'identità dell'uomo. Sulla base dei numerosi tatuaggi che aveva sul corpo, gli investigatori della Squadra Mobile hanno confermato che si tratterebbe dell'evaso Emanuele De Maria, il detenuto ricercato per aver accoltellato un uomo di 50 anni all'esterno dell'Hotel Berna a Milano, zona Stazione Centrale, irreperibile dopo l'aggressione di ieri.
Secondo quanto appreso, il suicidio si sarebbe verificato poco dopo le ore 14 quando l'uomo si sarebbe lanciato senza nessuna esitazione dal camminamento nord delle terrazze del Duomo cadendo dopo un volo di circa 40 metri in corso Vittorio Emanuele. La zona che costeggia il Duomo di Milano è stata transennata per allontanare i turisti dal corpo senza vita dell'uomo che giace a terra, coperto da un telo in attesa che vengano fatti i rilievi scientifici del caso.
"Non ho visto nulla. Ho sentito solo un botto e ho visto la gente che scappava e poi un uomo per terra. Erano le 13.50. Ho sentito delle urla, ho visto la gente che scappava. Mi sono spaventato, sono sceso dal mio camioncino e poi ho visto l'uomo a terra e le scarpe che erano volate via. Le forze dell'ordine sono arrivate dopo dieci minuti circa. La piazza si è svuotata, pensavamo fosse una sparatoria", ha detto uno dei commercianti presenti in piazza Duomo a Fanpage.it.
"Ho visto una cosa scura cadere. Ho visto un rumore esagerato. Tanto è vero che si pensava fosse una sparatoria. È caduta questa persona. Mi sono avvicinato. Tutti scappavano via. Ho visto le scarpe e questo corpo a terra, privo di vita. Dopo cinque-dieci minuti il cadavere è stato coperto", ha detto ancora a Fanpage.it un altro titolare di un bar in piazza Duomo.
L'accoltellamento all'Hotel Berna
De Maria, recluso nel carcere di Bollate per omicidio volontario, era stato autorizzato a uscire dal penitenziario grazie a un permesso di lavoro diurno da svolgere all'interno dell'albergo a quattro stelle di via Napo Torriani. Qui, all'ingresso della struttura, all'alba di ieri, sabato 10 maggio, ha accoltellato più volte il collega Hani Fouad Abdelghaffar Nasr, dipendente al reparto caffetteria dell'albergo e ora ricoverato in gravissime condizioni all'ospedale Niguarda, prima di darsi alla fuga. Poche ore dopo l'aggressione è stata segnalata la scomparsa di un'altra dipendente dell'albergo. Si tratta di Chamila Arachchilage Dona Wijesuriyauna, una donna di 51 anni che lavora al bar dell'Hotel Berna.
L'ipotesi avanzata dagli inquirenti è che le due vicende – l'accoltellamento davanti all'hotel e la scomparsa della donna – siano collegate. Ad avvalorare tale pista le immagini delle telecamere di sorveglianza che venerdì (il giorno precedente all'aggressione) avevano ripreso i due sotto casa della donna, affacciata sul Parco Nord, all’estrema periferia di Milano. Sempre secondo i video di sorveglianza, De Maria sarebbe stato poi visto entrare, due ore più tardi, all’imbocco della stazione Bignami della metropolitana, ma questa volta solo, senza la donna. Da allora dell'uomo si era persa ogni traccia.