Uccide la cognata a coltellate per un parcheggio, Giuseppe Caputo sarà sottoposto a una nuova perizia psichiatrica

Sarà sottoposto a una nuova perizia psichiatrica Giuseppe Caputo, l'uomo che il 23 ottobre 2023 uccisa con 13 coltellate la cognata Giovanna Chinnici davanti l'ingresso di casa a Nova Milanese (in provincia di Monza e Brianza). Il 62enne, accusato di omicidio volontario e tentato omicidio aggravate dalla premeditazione, era stato giudicato incapace di intendere e di volere nella consulenza disposta dalla pm Sara Mantovani. Oggi, mercoledì 7 maggio 2025, la Corte d'Assise di Monza ha deciso di disporre una nuova perizia accogliendo la richiesta della parte civile, secondo la quale nell'esame ci sarebbero state alcune carenze metodologiche.
L'omicidio di Giovanna Chinnici
Stando a quanto ricostruito dalle indagini, le famiglie di Caputo e Chinnici vivevano all'interno della stessa palazzina, che aveva alcuni spazi in condivisione. In anni di convivenza si sarebbero accumulati rancori e ossessioni, sfociate in accuse reciproche. Caputo, per esempio, era convinto che l'aria che usciva dai condizionatori di Chinnici avesse fatto ammalare la moglie.
Il 23 ottobre 2023 Caputo aveva accusato la figlia 28enne di Chinnici, quindi sua nipote, di aver parcheggiato sul suo posto auto. Estratto un coltello a serramanico, ha aggredito la ragazza e infine accoltellato 13 volte Chinnici che era intervenuta a difesa della figlia.
La perizia su Giuseppe Caputo
La Procura di Monza aveva disposto una perizia psichiatrica per stabilire l'imputabilità di Caputo, accusato di omicidio e tentato omicidio. L'esperto ha dichiarato che il 62enne è lucido, ma che soffrirebbe di paranoia selettiva che gli farebbe ingigantire racconti e circostanze se il discorso cade sui rapporti con i parenti. Per questo motivo, per il consulente della Procura non sarebbe in grado di intendere e di volere.
Secondo l'esperto a cui i difensori di parte civile hanno affidato una consulenza, lo psichiatra nominato dalla Procura avrebbe manifestato carenze metodologiche durante l'esame. Caputo, infatti, sarebbe stato sentito solo una volta e non sarebbe stato sottoposto ai test psicodiagnostici, che avrebbero a suo dire approfondito gli aspetti personali e familiari e fatto emergere eventuali deficit cognitivi e aspetti della sua personalità.
Caputo, che ora si trova nella struttura psichiatrica giudiziaria di Castiglione delle Stiviere, sarà quindi sottoposto a una nuova perizia psichiatrica. La Corte d'Assise di Monza nominerà il perito a giugno.