Uccide il padre a coltellate: “Litigavamo sempre. Lui maltrattava mia madre”

Si aggiungono altri tasselli nell'inchiesta relativa all'omicidio di un uomo di 69 anni, Mohamed Morchidi, avvenuto nella giornata di domenica 13 marzo a Milano. Il 69enne è stato ucciso dal figlio di 34 anni, Zagaria, che al momento è in arresto. L'uomo, in cura al servizio psichiatrico di diagnosi e cura, durante l'interrogatorio ha parlato della sua malattia.
L'interrogatorio del 34enne
"Sento le voci, ho problemi psichici", riporta il quotidiano "Il Corriere della Sera": l'uomo, davanti al giudice per le indagini preliminari di Milano Livio Cristofano che ha convalidato l'arresto, ha detto di averlo ucciso "perché litigavamo sempre". Non solo. Ha aggiunto che il padre maltrattava la madre. L'omicidio è avvenuto davanti a un bar tabacchi di via Giambellino: il 34enne avrebbe avuto una discussione con lui per l'acquisto di sigarette. Una lite che è poi culminata nell'atroce gesto.
Convalidato l'arresto: il 34enne resterà in carcere
Gli investigatori, coordinati dal pubblico ministero Roberto Fontana, lo hanno bloccato mentre si stava allontanando. Una volta fermato, ha confessato l'omicidio e ha indicato dove si trovasse l'arma del delitto. Il padre è stato soccorso e trasferito in codice rosso all'ospedale San Paolo dove è morto poco dopo il suo arrivo. Durante l'interrogatorio, Zagaria – dopo aver parlato dei suoi problemi psichici e dei presunti maltrattamenti nei confronti della madre – ha raccontato che il padre spesso utilizzava una casa "per persone ai domiciliari". Dopo la convalida dell'arresto da parte del gip, il 34enne continuerà a rimanere nel carcere di San Vittore.