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Truffa reddito di cittadinanza, denunciate 30 persone: nascondevano ville e inventavano di avere figli

È stata scoperta un’altra truffa del reddito di cittadinanza a Monza: in totale sono trenta le persone indagate. Si tratta di un danno di oltre 200mila euro.
A cura di Ilaria Quattrone
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Ancora una truffa sul reddito di cittadinanza: sono trenta le persone che, sulla base delle indagini dei carabinieri di Monza, avrebbero ottenuto indebitamente il reddito di cittadinanza. Si conta un danno per oltre duecentomila euro. Dagli approfondimenti è emerso che c'era chi inventava di avere figli a carico, persone che dicevano di essere in Italia da oltre dieci anni e invece erano entrati da pochi mesi o ancora altri che nascondevano di avere ville e immobili.

Le indagini dei carabinieri

Le indagini sono state svolte dai carabinieri della compagnia di Monza. I militari hanno confrontato i dati anagrafici, la situazione dei carichi pendenti, i certificati penali e i documenti forniti all'Inps. Molti di loro – secondo quanto scoperto dagli inquirenti – avevano presentato dei documenti falsi inserendo componenti familiari inesistenti o dichiarando di essere "nullatenenti". Un metodo simile a quello scoperto alcuni giorni fa dalla Guardia di finanza e sulla quale sta indagando la Procura di Milano. In questo caso la truffa avrebbe potuto sottrarre allo Stato circa 60 milioni di euro.

La truffa scoperta alcuni giorni fa

A Milano infatti è stata scoperta un'altra truffa con protagonista principale Izabela Stelica. La donna postava video su TikTok in cui contava le banconote. Stelica sarebbe legata alla famiglia Mondialu, potente clan di cultura gispy. Oltre a essere indagato per truffa, è stata accusa di estorsione. La donna avrebbe pagato i titolari di alcuni centri di assistenza fiscale che, compiacenti, avrebbero compilato i falsi moduli così da far ottenere in modo indebito la misura.

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