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Trovato un cadavere in un torrente a Temù: potrebbe essere l’ex vigilessa scomparsa Laura Ziliani

Un cadavere è stato trovato nel torrente vicino alla centrale idroelettrica di Temù, in provincia di Brescia: il corpo è in evidente stato di decomposizione. Tra le ipotesi quella che si potrebbe trattare della ex vigilessa Laura Ziliani scomparsa lo scorso 8 maggio: poco distante dal luogo del ritrovamento era stata trovata una sua scarpa.
A cura di Giorgia Venturini
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Potrebbe esserci una svolta sul caso di Laura Ziliani, la ex vigilessa scomparsa lo scoro 8 maggio dopo essere uscita per fare una passeggiata dalla sua casa di Temù. Oggi domenica 8 agosto nel torrente vicino alla centrale idroelettrica del paesino in provincia di Brescia è stato trovato un cadavere in via di decomposizione. Difficile in questo stato avanzato capire se si tratti o meno di Laura Ziliani: solo gli accertamenti dei prossimi giorni lo potranno confermare.

Il corpo a pochi metri da dove è stata ritrovata la scarpa della donna

Purtroppo tra gli indizi che fanno pensare che sia proprio il corpo della donna c'è il fatto che il cadavere è stato trovato a 500 metri di distanza circa dal luogo dove il 23 maggio è stata identificata una delle due scarpe da trekking della ex vigilessa: la calzatura è stata trovata nel torrente Fumeclo che attraversa Temù per poi finisce nell'Oglio. Ora sono in corso tutti gli accertamenti del caso: tra le ipotesi che stanno prendendo piede c'è anche quella che il maltempo dei giorni scorsi abbia potuto trascinato il cadavere nel punto del ritrovamento. Al lavoro qui ci sono gli uomini della scientifica.

Indagate le due figlie

Non resta ora che attendere le conferme. Tanti ancora i dubbi su quanto accaduto all'ex vigilessa di Temù già travolta da una tragedia nel 2012 quando il marito era morto durante un'escursione in montagna. La Procura dai mesi scorsi ha scritto nel registro degli indagati le sue due figlie, Paola e Silvia Zani, ovvero le prime ad aver lanciato l'allarme dopo non aver visto la madre rientrare, con l'accusa di omicidio. Intanto la villa di Temù è stata posta sotto sequestro. Qualche giorno dopo anche il fidanzato di una delle figlie era finito tra gli indagati per per concorso in omicidio volontario e occultamento di cadavere.

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