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Trovato con manuali per fabbricare bombe, arrestato uno studente milanese per propaganda jihadista

Uno studente milanese di origini egiziane è stato arrestato per detenzione di materiale con finalità di terrorismo in provincia di Lecco. Nell’appartamento del 20enne i poliziotti hanno trovato manuali per fabbricare bombe e collegamenti diretti con lo Stato Islamico e la propaganda jihadista.
A cura di Giulia Ghirardi
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Alle prime ore di mercoledì 21 maggio, uno studente universitario a Milano è stato arrestato per detenzione di materiale con finalità di terrorismo in provincia di Lecco dalla Polizia di Stato di Milano e Lecco. Nell'appartamento del 20enne di origini egiziane i poliziotti hanno trovato manuali per fabbricare bombe e collegamenti diretti con lo Stato Islamico e la propaganda jihadista.

Stando a quanto riferito, gli investigatori della sezione antiterrorismo internazionale della Digos, guidati da Antonio Marotta, avevano iniziato a tenere d’occhio il ragazzo dopo aver scoperto che il 20enne sarebbe stato attivo su una piattaforma social in qualità di amministratore di un canale di propaganda jihadista tramite il quale avrebbe mantenuto anche contatti diretti con esponenti dello Stato Islamico.

Durante il blitz, i poliziotti hanno rinvenuto due manuali per "l'impiego di telefoni cellulari come detonatori di ordigni esplosivi artigianali e la produzione di sostanze venefiche" all'interno dell'appartamento del ragazzo nel Lecchese dove viveva insieme ai genitori. Oltre a questo gli agenti avrebbero trovato anche diversi documenti con diretti riferimenti a teologi di matrice radicale e video di combattimenti e addestramenti. Materiale che, secondo gli inquirenti, sarebbe direttamente riconducibile allo Stato islamico e alla propaganda jihadista che il ragazzo faceva online. Infine, sul telefono dello studente sono stati trovati diversi “contenuti d’interesse investigativo” tra cui anche un video di propaganda dell’Isis, su armi e munizioni da guerra, oltre che su esplosivi e armi chimiche.

Per tutto questo, l’arresto del 20enne è stato convalidato ieri, venerdì 23 maggio, dal gip del Tribunale di Lecco che ha disposto la sua custodia in carcere.

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