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Trentamila morti di Covid in Lombardia: come se fosse sparita un’intera città

La Lombardia supera i 30mila morti di Covid. Con i 110 decessi registrati oggi, viene raggiunto un nuovo triste record di vittime: 30.085. Continua la strage nel territorio più colpito dalla pandemia. Dalla fila di camion militari a Bergamo alle croci bianche al cimitero Maggiore di Milano. Fino alla variante inglese, che ha fatto ripartire il contagio con estrema violenza, mentre la campagna vaccinale prosegue a rilento.
A cura di Simone Gorla
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In tredici mesi è come se fosse scomparsa dalla Lombardia l'intera città di Treviglio, o quella di Desenzano sul Garda. Come se fossero svaniti i due terzi della popolazione di Lodi, quasi metà di quella di Pavia. Il bilancio della pandemia Covid nel territorio italiano più martoriato è arrivato a superare i 30mila morti.

La Lombardia supera i 30mila morti di Covid: da Codogno alla variante inglese, una tragedia infinita

Con i 110 morti con Coronavirus registrati oggi, si raggiunge così un nuovo triste record di vittime: 30.085. Una cifra spaventosa e che purtroppo è destinata a salire ancora dal momento che i bollettini giornalieri lombardi parlano di 99 decessi nella giornata del 23 marzo, 77 decessi il 22 marzo. Una strage che sembra non finire mai: iniziata da Codogno e dalla Bergamasca nel febbraio 2020, ha ormai toccato tutte le città e tutte le province della Lombardia. Dalla fila di camion militari in uscita da Bergamo nel cuore della notte alle croci bianche al cimitero Maggiore di Milano. Fino alla variante inglese, che ha fatto ripartire il contagio con estrema violenza, mentre la campagna vaccinale prosegue a rilento.

Contagio rallenta, ma la Lombardia resterà in zona rossa fin dopo Pasqua

Oggi si discute di una possibile uscita della Lombardia dalla zona rossa, che però non appare probabile prima di Pasqua. L'indice Rt è in calo, soprattutto nelle zone più colpite dalla terza ondata, come la provincia di Brescia. Ma l'incidenza resta sopra la soglia di guardia. Inoltre, anche se il contagio sta rallentando sono ancora tanti i casi giornalieri, e a preoccupare sono soprattutto i ricoverati in ospedale, che ancora non accennano a calare: sono 836 le persone in terapia intensiva mentre nei reparti ordinari si è arrivati a 7.165 ricoveri.

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