Tre giovani muoiono in un incendio in un negozio a Milano, in 3 a processo: cos’è successo durante la prima udienza

Si è svolta questa mattina, mercoledì 10 settembre, la prima udienza del processo a carico di Yijie Yao, 34 anni, Bing Zhou, 40, e il 26enne Washi Laroo, accusati a vario titolo di essere i presunti responsabili del rogo nel quale sono morti 3 ragazzi – due fratelli di 18 e 17 anni e una ragazza di 24 anni, tutti di nazionalità cinese – in un edificio in via Cantoni a Milano, il 12 settembre scorso. Come confermato a Fanpage.it dall'avvocato Fan Zheng, nel corso dell'udienza i familiari delle vittime si sono costituiti parti civili.
Secondo quanto emerso nel corso delle indagini coordinate dal pubblico ministero Luigi Luzi, sembra che Yao e Zhou abbiano commissionato al 26enne – detto l'"olandese" – di incendiare il negozio come ritorsione perché il proprietario dell'attività aveva contratto un debito di 50mila euro con un connazionale per i lavori di ristrutturazione di un altro magazzino in provincia di Udine. Il creditore, però, sarebbe a sua volta in debito per questioni di droga con l'altro soggetto di nazionalità cinese. Da qui sarebbe nata l'idea di contattare "l'olandese" che avrebbe minacciare con un coltello prima il titolare dell'attività mentre rientrava a casa nella zona di via Paolo Sarpi, e poi la moglie il giorno successivo, proprio davanti allo showroom di via Cantoni. Una tentata estorsione che i due avevano prontamente denunciato alle forze dell'ordine.
Da qui l'idea di appiccare l'incendio come ritorsione. Al momento del rogo, però, tre ragazzi si trovavano all'interno dell'edificio, ospitati dal proprietario che aveva consentito loro di dormire nel magazzino. Nel corso dell'udienza, le famiglie delle vittime si sono costituite parti civili e hanno fatto sapere di voler chiedere un risarcimento per la morte dei ragazzi. "Sono distrutti dal dolore", ha commentato l'avvocato Fan Zheng che assiste i parenti. "La madre sta cercando di farsi aiutare a livello psicologico, il padre fa fatica a esternarlo a parole".
Per i tre le accuse sono a vario titolo quelle di omicidio volontario plurimo, incendio e tentata estorsione. "Nel corso dell'udienza Laroo ha anche detto di voler rilasciare dichiarazioni spontanee sull'accaduto nei prossimi incontri", ha riferito ancora l'avvocato a Fanpage.it. Per ascoltarle, dunque, bisognerà attendere la prossima udienza che è stata fissata il 22 settembre.