Travolta e uccisa da un’auto guidata da 4 bambini, il figlio: “A 12 anni devi sapere cosa è giusto e sbagliato”

"A 12 anni un minimo di coscienza la devi avere. Devi sapere cosa è giusto e sbagliato, cosa è male e cosa è bene. Poi io posso capire che sono bambini, va bene, però dietro ai bambini c'è sempre…" la famiglia: a dirlo è Gaetano Di Terlizzi, il figlio di Cecilia De Astis. La donna, che aveva 71 anni, è stata travolta e uccisa in via Saponaro a Milano da un'automobile rubata. A bordo c'erano quattro ragazzini tra i 13 e gli 11 anni. A guidare era proprio il più grande. Tre di loro sono stati portati in comunità. Si cerca, invece, il quarto. Nessuno di loro è imputabile: come spiegato a Fanpage.it dal giudice Valerio De Gioia, per esserlo è necessario avere 14 anni. Non affronteranno quindi un processo penale.
La ricostruzione dell'incidente e la collocazione dei minori in comunità protette
Stando a quanto ricostruito fino a questo momento, i quattro sarebbero saliti a bordo di un'automobile rubata. Poi il 13enne avrebbe perso il controllo e sarebbe finito in un'area verde investendo la donna. Tutti sarebbero poi fuggiti via. L'unica ragazzina ha raccontato alle forze dell'ordine di averlo fatto perché hanno avuto paura. Parole confermate anche dal 13enne, che ha spiegato che i freni non funzionavano bene e di essere fuggiti perché spaventati. Sarebbero poi andati al centro commerciale Fiordaliso.
Dopo alcune ore, sono stati individuati dalle forze dell'ordine che, dopo gli accertamenti di rito, li hanno riportati alle famiglie proprio perché non imputabili. Oggi è arrivata la decisione di trasferirli in comunità perché le famiglie si erano allontanate dal campo in cui vivevano senza comunicare le loro intenzioni.
Il funerale: "I momenti belli vissuti insieme ci aiuteranno a sopportare il dolore"
Oggi, giovedì 14 agosto, a distanza di tre giorni dai fatti, si sono svolti i funerali della vittima. La funzione è stata celebrata nella Chiesa di Santa Barnaba al Gratosoglio. E proprio in riferimento al fatto che i quattro non sono imputabili, il figlio ha aggiunto: "Forse anche la legge trova qualcosa, ma il divino sistema tutto". Alla funzione hanno preso parte in tutto circa 200 persone. "Insieme abbiamo condiviso grandi dispiaceri ma anche momenti belli che ci aiuteranno a sopportare un dolore misto a rabbia per il fallimento del sistema e della società di cui sei stata vittima", ha detto Lina De Astis, sorella della 71enne. "Ciao, Cecilia, ti vogliamo bene", ha concluso l'altra sorella, Maria, facendo partire un lungo applauso.