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Tragedia nel Bergamasco, l’uomo morto nell’incidente in moto si chiamava Edoardo Vezzoli e aveva 56 anni

Tragedia in provincia di Bergamo dove una moto è stata travolta da un’automobile. Ad avere la peggio l’uomo alla guida, grave la moglie.
A cura di Beatrice Tominic
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Terribile incidente lo scorso pomeriggio a Solto Collina, nel Bergamasco. Un'automobile ha travolto due moto. La coppia che viaggiava su una moto è rimasta ferita. Ad avere la peggio, invece, un'altra coppia che si trovava in sella alla moto con cui l'impatto è stato più forte. L'uomo che si trovava alla guida è morto, la moglie si trova in gravi condizioni. Si chiamava Edoardo Vezzoli e aveva 56 anni.

Il terribile incidente nel Bergamasco

Con la loro moto erano i capofila di una comitiva di amici. Sarebbe dovuta essere una gita tranquilla senza velocità folli. Stavano viaggiando lungo la strada provinciale 77, che collega Solto Collina all’ex statale del Tonale, quando si sono trovati davanti, oltre il tornante, nella loro stessa corsia di marcia, un'automobile. Ad avere la peggio la moto che apriva la strada, falciata dall'automobile. Colpita anche una seconda moto le cui persone in sella sono rimaste ferite.

Ad avere la peggio, però, è stata la coppia che si trovava sulla prima. L'uomo alla guida dopo l'impatto è stato sbalzato ai bordi della strada ed è morto sul colpo. Grave la moglie, trasportata con l'elisoccorso all'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo.

La dinamica dell'incidente: cosa è successo

I fatti risalgono alla giornata di ieri, sabato 19 luglio, quando la comitiva ha deciso di andare in gita ai laghi d'Iseo ed Endine. Le coppie, residenti tra Andro ed Erbusco viaggiavano sulle tre moto e sono partite alle ore 16. Il rientro era previsto due ore dopo. Una volta lasciato alle spalle il lago d'Endine, si sono messi in marcia verso quello d'Iseo.

Erano già nel territorio di Solto Collina quando, dopo una curva, hanno incrociato una Mercedes nera che viaggiava in direzione opposta alla loro ma che, imboccato il tornante, si è trovata nella loro stessa corsia. L'automobile ha travolto la prima moto, la Honda Ncx 750 su cui viaggiavano Vezzoli e la moglie. Ne è nata una carambola che ha coinvolto anche la seconda coppia su una Vespa rossa, mentre la terza, che viaggiava su una Benelli 500 è riuscita a fermarsi in tempo.

L'arrivo dei soccorsi

Non appena si sono accorti dell'entità dell'incidente, gli amici si sono avvicinati a Vezzoli e alla moglie per cercare di soccorrerli. Per l'uomo, però, non c'è stato niente da fare: inutile anche il massaggio cardiaco. Sul posto, non appena allertati, sono arrivati gli operatori del pronto soccorso sanitario del 118 con due elisoccorsi, due ambulanze e un'automedica. Per Vezzoli non hanno potuto fare niente: lo hanno portato via che era già morto.

La moglie, invece, è stata trasportata d'urgenza in elisoccorso all'ospedale Papa Giovanni, dove si trova in condizioni critiche. Soltanto qualche frattura ed escoriazione, invece, per la seconda coppia che viaggiava sulla Vespa, entrambi quarantaseienni, trasportati al pronto soccorso.

Il racconto degli amici motociclisti

Sottoposta agli esami di routine la donna al volante della Mercedes che nel frattempo, come le altre due moto coinvolte, è stata posta sotto sequestro. La strada per consentire i rilievi, è rimasta chiusa fino alla sera.

"Eravamo in sei su tre moto, salivamo piano e al tornante abbiamo visto la macchina contromano. Doveva essere un giro tranquillo – ha spiegato l'uomo che si trovava in sella all'ultima moto – Ci siamo salvati perché andavamo piano ed eravamo distanti una quindicina di metri".

Chi era Edoardo Vezzoli

"In tutte le uscite Edoardo faceva da capofila – è il ricordo dell'amico che si trovava in sella all'ultima moto, rimasto illeso – Era prudente, conosceva le strade e sceglieva i tragitti meno trafficati. Controllava spesso che la fila restasse unita. È stato preso in pieno dalla Mercedes, i detriti della sua Honda hanno causato la caduta della Vespa".

Vezzoli viveva nella stessa casa dei suoi genitori. Era da poco tornato da un viaggio in moto con una coppia di amici in Toscana. Aveva 56 anni, viveva ad Adro, in provincia di Brescia, dove lavorava come architetto e aveva due figlie.

Il cordoglio per la morte di Vezzoli

Non appena appresa della morte dell'architetto, in molti hanno voluto rendergli omaggio. È il caso del comune di Flero, dove aveva lavorato per anni: "Il Sindaco e l'Amministrazione Comunale esprimono le più sincere condoglianze alla famiglia di Edoardo Vezzoli, per la sua tragica scomparsa. La comunità è profondamente colpita da questa triste notizia e condivide con la famiglia il peso di questo immenso dolore. Edoardo ha lavorato per molti anni nell'ufficio tecnico del Comune di Flero, la sua memoria rimarrà sempre nel cuore della nostra comunità", hanno scritto in una nota.

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