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Tifosi cacciati dalla Curva, scattano le nuove regole per Inter-Bologna: 4 Daspo agli ultrà

La Questura di Milano ha emesso quattro Daspo agli ultrà dell’Inter. Sono alcuni degli autori della cacciata dei tifosi dalla Curva Nord durante la partita contro la Sampdoria.
A cura di Enrico Spaccini
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Quattro Daspo agli ultrà dell'Inter responsabili della cacciata dei tifosi dal secondo anello verde e stop a striscioni, bandiere e megafoni nella Curva Nord per la prossima partita casalinga di campionato contro il Bologna. È quanto ha imposto la Questura di Milano in seguito a quanto accaduto lo scorso 29 ottobre durante Inter-Sampdoria, quando gli ultrà nerazzurri hanno costretto parte degli spettatori a lasciare lo stadio con atti intimidatori e violenti.

Il clima di paura

Sui social si sono moltiplicate le testimonianze di alcuni presenti che hanno raccontato di aver subito insulti, minacce, in alcuni casi anche spintoni e schiaffi solo perché non volevano abbandonare il posto allo stadio per il quale avevano pagato un biglietto.

Un clima di paura che era venuto a crearsi mentre in campo l'Inter stava giocando contro la Sampdoria. Alimentato dal fatto che gli ultrà responsabili delle violenze non hanno guardato in faccia a nessuno, nemmeno donne o bambini.

Il tutto doveva essere un gesto simbolico, in onore di Vittorio Boiocchi: lo storico capo ultrà ucciso poche ore prima del fischio d'inizio.

La Curva silenziosa

Quello, invece, che riguarda il tifo di Inter-Bologna, in programma per mercoledì 9 novembre alle 20.45, sembra un provvedimento che non si era mai visto prima. Il Gruppo operativo di sicurezza della Questura ha, infatti, imposto il divieto di "accesso ed esposizione" di materiale per il tifo, come striscioni e tamburi.

I quattro daspati

I destinatari del Daspo sono tutti lombardi. Si tratta di un 52enne di Varese, pregiudicato e già sotto Daspo al quale verranno aggiunti cinque anni; un 31enne di Milano, già indagato dalla Questura di Napoli perché trovato in possesso di materiale pirotecnico, lo stesso usato durante la partita Napoli-Inter, per lui Daspo di due anni; della stessa durata è quello emesso a un 18enne milanese, accusato di aver strattonato e spinto a terra un tifoso; di un anno, invece, quello destinato a un 22enne incensurato.

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