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L’Inter prende le distanze dalle violenze in Curva Nord: “Condanniamo con fermezza quanto accaduto”

In un comunicato ufficiale, l’Inter ha espresso la sua ferma condanna a “qualsiasi episodio di coercizione” che sia avvenuto sabato 29 durante la partita contro la Sampdoria. La società disposta a collaborare con la Digos per identificare i responsabili.
A cura di Enrico Spaccini
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Durante la partita di campionato tra Inter e Sampdoria del 29 ottobre, il secondo anello verde della curva nord di San Siro si è svuotato dopo alcuni minuti di silenzio. Gli ultrà nerazzurri, appresa la notizia della morte loro storico capo Vittorio Boiocchi, hanno deciso di rendergli omaggio uscendo dallo stadio. Un gesto definito da alcuni come parte di una tradizione, ma che ha sollevato non poche polemiche dalle quali l'Inter ha preso le distanze attraverso un comunicato ufficiale.

Insulti, spinte e intimidazioni

"FC Internazionale Milano condanna con fermezza qualsiasi episodio di coercizione avvenuto sabato sera al secondo anello verde dello stadio San Siro", si legge. Alcune testimonianze, infatti, parlano di ultrà che avrebbero insultato, spintonato e intimidito chi tra i tifosi si rifiutava di abbandonare il proprio posto.

"Il Club che in ogni sede lotta contro ogni tipo di violenza, ribadisce i valori essenziali di fratellanza, inclusione e antidiscriminazione", continua il comunicato nel quale la società ha voluto esprimere "la sua totale solidarietà nei confronti di quei tifosi che sono stati costretti a rinunciare a ciò che tengono di più: l'amore e la passione per l'Inter".

Le indagini della Digos

Come confermato dal presidente della Figc Gabriele Gravina, la società sportiva milanese avrebbe già messo a disposizione della Digos tutte le immagini a sua disposizione. Al momento non ci sarebbero segnalazioni di alcuna denuncia che riguardi minacce o violenze.

Il comunicato ufficiale si conclude con la rinnovata collaborazione del club "con le Forze dell'ordine per assicurare la tutela dei diritti ai propri tifosi".

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