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Tensione fuori dal Teatro alla Scala durante la prima: manifestanti contro il cordone di polizia

Un gruppo di manifestanti ha tentato di rompere il cordone di polizia schierato a protezione del Teatro alla Scala dove sta andando in scena la Prima.
A cura di Giorgia Venturini
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Mentre all'interno del Teatro alla Scala va in scena l'attesissima prima, il "Boris Goudonov" che inaugura la stagione lirica nel prestigioso teatro milanese, fuori un gruppo di manifestanti ha tentato di rompere il cordone di polizia schierato proprio a protezione del teatro.

I manifestanti sono alcuni appartenenti del centro sociale Cantiere e del Coordinamento dei collettivi studenteschi: non sono mancati momenti di tensioni con la polizia. Tanti i fiumogeni e cartelloni di protesta. Intanto all'interno del teatro sono presenti la presidente della Commissione Europea Ursula Von Der Leyen, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella e la premier Giorgia Meloni. Oltre che a tutte le istituzioni locali.

I ragazzi presenti fuori dal teatro hanno presentato striscioni con scritto "People before profitto", "Stop War", "Stop caro bollette", "Sanità e istruzione per tutti" e "Stop alternanza scuola lavoro". Tramite cori si sono poi rivolti alla politica chiedendole di "trovare soldi per la scuola e a ridurre quelli per la spesa militare".

Poche ore prima la protesta di Ultima Generazione

Oggi 7 dicembre fuori dalla Scala non sono mancate le proteste: questa mattina i giovani attivisti ambientalisti di Ultima Generazione hanno colpito la facciata del teatro con della vernice colorata al grido di "Basta gas e basta carbone". La polizia era presente fuori dal teatro già dalle 7, ma non è riuscita a impedire lo svolgersi rapidissimo del lancio di vernice contro i muri.

Cinque gli attivisti coinvolti: dopo aver gettato la vernice si sono immobilizzati a terra e hanno iniziato a declamare ad alta voce i motivi dell'azione di protesta. Tra tutti: "Dobbiamo muoverci, in Italia siamo fermi. Basta gas e basta carbone, entro il 2025″.

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