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Sterilgarda, chi è senza green pass potrebbe non essere ammesso in azienda, con stipendio sospeso

L’azienda Sterilgarda aveva mandato una lettera ai dipendenti in cui specificava che da settembre i lavoratori privi di green pass avrebbero potuto ricevere una sospensione dello stipendio perché non avrebbero avuto accesso allo stabilimento. L’impresa, in seguito alla polemica montata sui social, in una nota di chiarimento ha precisato che nessuno verrà licenziato e che sarà avviato un tavolo con i sindacati”.
A cura di Simona Buscaglia
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Sterilgarda, azienda alimentare di Castiglione delle Stiviere, nel Mantovano, smentisce in una nota di chiarimento le "interpretazioni errate nate dal comunicato di ieri". Lo scrive in una nota sui suoi canali social ufficiali, facendo riferimento alla lettera, inviata ai dipendenti dove si dichiarava che "dal mese di settembre 2021, a chi risulterà privo di green pass per la mancata sottoposizione all’iter vaccinale" potrebbero essere "attribuite mansioni diverse da quelle normalmente esercitate e tali da escludere rischi di contagio per contatti con altri dipendenti". Se poi la modifica della mansione non fosse possibile, nella lettera ai dipendenti si leggeva anche che "il lavoratore non verrà ammesso in azienda, con sospensione della retribuzione". Senza stipendio quindi, ma non licenziati, come spiega successivamente l’impresa nella nota successiva in cui specifica comunque che "in nessuna parte del testo si è mai minacciato di licenziare alcuno. Abbiamo fatto presente che il diritto alla salute dei dipendenti e delle loro famiglie deve essere salvaguardato al pari del diritto di ognuno".

L’azienda: apriremo tavolo di discussione con i sindacati

Sterilgarda inoltre avvierà un tavolo di discussione al riguardo con i sindacati e "con il medico del lavoro proprio per valutare meglio, con tutti gli interessati, il miglior percorso da intraprendere, perché nessuno debba subire un abuso o una lesione".  La polemica era montata nelle ultime ore sui social, soprattutto da parte dei No-Vax. "Tutto questo – conclude l’azienda – in attesa che il governo e le parti sociali prospettino una soluzione concordata che la nostra società si adopererà immediatamente ad applicare".

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