Stadio San Siro, il Tar respinge la richiesta del riesame sul vincolo: entrerà in vigore il 10 novembre 2025

Il Tribunale amministrativo regionale per la Lombardia ha respinto la richiesta di un riesame del parere della Soprintendenza di Milano sulla data di decorrenza del vincolo paesaggistico sullo stadio ‘Meazza' di San Siro. Il ricorso era stato presentato dal presidente del ‘Comitato Sì Meazza' Luigi Corbani, il quale riteneva la scelta del 10 novembre 1955 quale data di esecuzione del secondo anello "errata, arbitraria, ingiustificata". Secondo l'Avvocatura dello Stato, rappresentata dal legale Pastorino Olmi, però, sarebbe corretta, in quanto quel giorno di quasi 70 anni fa la realizzazione delle strutture principali "era stata accertata con ‘Verbale di constatazione di compimento dei lavori'" e "il fatto che si consentisse l'uso di alcuni settori mano a mano che avanzavano i lavori non significa che la costruzione potesse dirsi eseguita". La V Sezione del Tar lombardo ha deciso, infine, di rigettare la richiesta del riesame.
Le opere completate il 10 novembre 1955
Il vincolo paesaggistico a tutela di un immobile, in questo caso dello stadio ‘Meazza' di San Siro, entra in vigore dopo 70 anni dal completamento della struttura. La data di decorrenza, ha spiegato Olmi citando il Codice dei beni culturali, "si calcola dal momento in cui l'edificio può dirsi strutturalmente completo e architettonicamente definito" e per questo motivo "la compiutezza strutturale, morfologica, architettonica, materiale e decorativa è presupposto imprescindibile".
La Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio della Città Metropolitana di Milano aveva individuato il momento di "esecuzione" del secondo anello quando i lavori di realizzazione delle strutture principali furono portati a termine, ovvero il 10 novembre 1955, data in cui era stato firmato il ‘Verbale di constatazione di compimento dei lavori'. In realtà, "le gradinate, nella loro parte strutturale, furono completate nel corso del mese di settembre 1955", ha scritto l'Avvocatura, ma "le opere complementari il 10 novembre 1955".
"Non può essere accolta la proposta di frazionare la costruzione"
Come aveva spiegato a Fanpage.it, secondo Corbani "la configurazione significativa e identificabile, con una chiara identità morfologica e funzionale, quindi percepibile e fruibile dal pubblico avviene il 28 giugno 1955". Il giorno dopo, infatti, si è giocata la partita tra Milan e Honved di Budapest e il secondo anello era stato realizzato per oltre il 75 per cento. Per questo motivo, aveva indicato nel ricorso, la data di decorrenza avrebbe dovuto essere anticipata rispetto a quanto dichiarato dalla Soprintendenza.
Secondo l'Avvocatura, invece, la proposta di "frazionare la costruzione in diverse porzioni in base agli stati di avanzamento dei lavori non può essere accolta", in quanto "il fatto che si consentisse l'uso di alcuni settori mano a mano che avanzavano i lavori non significa che la costruzione potesse dirsi eseguita". Su disposizione del Tar rimane, così, il 10 novembre 2025 la data in cui entrerà in vigore il vincolo paesaggistico a tutela del ‘Meazza'.