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Sotterrano un tesoro in giardino, alla coppia sequestrati altri tre milioni e mezzo di euro

La Guardia di Finanza di Brescia e i Carabinieri del comando provinciale hanno messo sotto sequestro ulteriori tre milioni e mezzo di euro a Giuliano Rossini e Silvia Fornari: marito e moglie sono in carcere con l’accusa di essere a capo di un’associazione a delinquere in grado di emettere fatture false.
A cura di Giorgia Venturini
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Giuliano Rossini e Silvia Fornari
Giuliano Rossini e Silvia Fornari

Sembrano non finire più i soldi nascosti dalla coppia di Gussago, in provincia di Brescia. La Guardia di Finanza di Brescia e i Carabinieri del comando provinciale hanno messo sotto sequestro ulteriori tre milioni e mezzo di euro: la somma totale fino ad oggi sequestrata a Giuliano Rossini e Silvia Fornari ammonta a 15 milioni di euro circa.

Marito e moglie ora si trovano in carcere con l'accusa di essere a capo di un'associazione a delinquere in grado di emettere fatture false per oltre 500 milioni di euro ed evadere il fisco per 93 milioni di euro. L'operazione della Guardia di Finanza nei giorni scorsi ha portato all'arresto di 22 persone, in tutto sono 77 quelle scritte sul registro degli indagati.

I soldi nascosti in giardino e in casa

L'indagine aveva portato a scoprire in un primo momento otto milioni trovati sepolti nel terriccio del giardino e il milione e 600mila euro recuperati nel sottotetto dell’abitazione dei coniugi, una villetta a Gussago. I soldi erano stati trovati in un contenitore di cemento e divisi in buste di plastica: a scoprire tutto sono stati i cani antivaluta. "Faremo trovare altri soldi", aveva dichiarato la coppia poco dopo l'arresto. E così è stato: giorno dopo giorno sono stati trovati altri contanti. Tutti ben nascosti. Gli ultimi, un blocco di ulteriori tre milioni e mezzo di euro.

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Gli affari della famiglia

A fare affari era tutta la famiglia. Il figlio di 22 anni Emanuele nascondeva a casa sua un milione di euro in contanti. Il giovane "si sarebbe occupato principalmente della creazione delle fatture false per operazioni inesistenti e di falsi documenti di trasporto delle società cartiere, e di consegnare il denaro ai clienti a restituzione dei pagamenti delle false fatture". Così come la zia del 22enne, che avrebbe invece avuto un ruolo nelle "restituzioni del denaro contante ai clienti degli uffici interni" di una delle aziende di famiglia.

Chi è la coppia finita in carcere

Il capofamiglia è Giuliano Rossini, un uomo di 46 anni conosciuto in zona per essere il titolare di alcune aziende che operano nel mercato dei metalli ferrosi. Ma da tempo era riuscito a nascondere milioni di euro evadendo fatture false e rendendosi così colpevole di una maxi evasione insieme al resto della famiglia. Ci sarebbe lui a capo dell'organizzazione criminale: con la fatture false avrebbe fornito "un contributo materiale fondamentale per la stessa vita dell’organizzazione". Braccio destro era la moglie Silvia Fornari, 40enne, che nonostante i milioni che custodiva in casa in paese non dava nell'occhio: girava con una utilitaria e non ostentava ricchezza. Su di lei quindi non è mai caduto nessun sospetto.

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