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Sequestrata in casa per 12 ore e violentata dall’ex compagno, la 45enne: “Ha provato a uccidermi”

Una 45enne è stata sequestrata in casa a Milano per 12 ore tra domenica 13 e lunedì 14 luglio dall’ex compagno. Il 33enne, arrestato dai carabinieri, l’avrebbe minacciata con un cacciavite e violentata.
A cura di Enrico Spaccini
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(Immagine di repertorio)
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Le aveva chiesto di potersi vedere per riprendere "i suoi effetti personali", così il 33enne era riuscito a farsi aprire la porta di casa dell'ex compagna intorno alle 23 di domenica 13 luglio. Una volta entrato nell'appartamento della 45enne, in zona Porta Romana a Milano, l'uomo avrebbe bloccato la porta dell'abitazione con una sedia e alcune assi di legno, impedendole di uscire. Dopo averla minacciata, e ferita, con un cacciavite, il 33enne avrebbe abusato di lei. La presunta vittima solo dopo 12 ore è riuscita a chiamare il 112: "Il mio ex ha tentato di uccidermi", aveva detto al telefono.

Il 33enne, italiano e con precedenti, è stato arrestato intorno alle 13 di lunedì 14 luglio. Quando i carabinieri del nucleo Radiomobile hanno citofonato all'appartamento della donna, l'uomo avrebbe provato a impedire che entrassero, ma la 45enne è riuscita ad aprire la porta. La donna ha spiegato ai militari che l'ex compagno era entrato in casa la sera prima e che l'aveva bloccata all'interno e preso il cellulare. Dopodiché, l'avrebbe violentata. Per questo motivo è stata accompagnata alla clinica Mangiagalli per alcuni accertamenti e poi ha sporto denuncia contro l'ex compagno.

Il sequestro di persona, contestato insieme a violenza sessuale e lesioni al 33enne ora in carcere a San Vittore, sarebbe iniziato intorno alle 23 di domenica 13 luglio. Come riportato dal Corriere della Sera, la 45enne aveva bloccato il suo numero di cellulare perché, dopo che aveva deciso di interrompere la loro relazione durata circa sei mesi, negli ultimi tempi si era fatto sempre più insistente. "Litigavamo spesso, beveva, usava stupefacenti e diventava violento", ha scritto la 45enne nella querela.

Riuscito a entrare in casa dell'ex compagna con la scusa di riprendersi "gli effetti personali", il 33enne le avrebbe preso il cellulare e le chiavi dell'appartamento, minacciandola con un cacciavite e graffiandola al collo. Poi avrebbe bloccato l'uscita con una sedia e alcune assi di legno, costringendola infine a subire rapporti sessuali. Solo 12 ore più tardi, la 45enne sarebbe riuscita ad approfittare del fatto che l'ex compagno stava dormendo per chiamare il 112.

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