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Segue la ex fidanzata 15enne a scuola e la minaccia di morte: 30enne arrestato per stalking

Un uomo di 30 anni è stato arrestato per stalking nei confronti della ex fidanzata di 15 anni: la minacciava di morte e la seguiva fino a scuola. In un’occasione aveva anche picchiato il fratello della vittima.
A cura di Giorgia Venturini
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Non accettava la fine della sua storia con l'ex fidanzata di 15 anni tanto che si era presentato un giorno a scuola e aveva fatto irruzione nella sua classe insultando l'insegnante e imponendo alla 15enne di uscire. Minacce e atti persecutori però andavno avanti per settimane. Un incubo che per la ragazzina è finito pochi giorni fa quando i carabinieri di Agrate Brianza, in provincia di Monza, hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare per stalking a un uomo di 30 anni originario del Marocco: l'uomo si trovava già nel carcere di Monza con l'accusa di rapina.

La denuncia della famiglia lo scorso aprile

Le indagini sull'uomo sono scattate lo scorso aprile quando la vittima si era presentata dai carabinieri di Agrate Brianza, in provincia di Monza, accompagnata dai genitori per sporgere denuncia. La ragazzina e la famiglia erano continuamente bersaglio delle minacce dell'uomo: ricevevano spesso messaggi violenti e spesso se lo ritrovavano fuori casa. Il 30enne era arrivato persino a presentarsi nella classe della ragazzina. La vittima ha raccontato che il 30enne aveva anche aggredito e picchiato il fratello 19enne tanto da provocargli un trauma cranico e varie contusioni al volto. Per mesi la famiglia ha vissuto nella paura e nel terrore: la 15enne si era trasferita da parenti e il resto della famiglia aveva deciso di non uscire più di casa da soli.

Già in carcere con l'accusa di rapina

Dallo scorso giugno il 30enne si trova in carcere: era stato ritenuto responsabile di aver aggredito un 36enne mentre tornava a casa dal lavoro e di averlo derubato. Anche in quell'occasione era diventato violento: aveva colpito la sua vittima in testa con una bottiglia di vetro e con un sasso. Dopo la denuncia delle giovane, dovrà ora davanti al giudice rispondere di atti persecutori aggravati nei confronti di una persona legata da relazione affettiva e minorenne e ai danni dei familiari. Altro capo d'imputazione sarà legato all'aggressione nei confronti del fratello della vittima.

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