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Scoperta maxi piantagione di marijuana con 3mila piante: avrebbe fruttato milioni di euro

I carabinieri di Seregno hanno individuato una maxi serra di canapa clandestina all’interno di un capannone di Monguzzo (Como): sono stati arrestati i responsabili della produzione intensiva di marijuana, due albanesi di 25 e 36 anni.
A cura di Francesca Del Boca
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Una maxi serra clandestina, nascosta nella provincia di Como. I Carabinieri della compagnia di Seregno si sono presentati all’ingresso di un capannone a Monguzzo, alle prime luci dell'alba di ieri mattina 20 gennaio. E si sono trovati davanti oltre 1.300 piante di cannabis già fiorite, e altre 1.700 di cui era stata appena avviata la coltivazione, per un totale di oltre 3mila piante di canapa. Una vera e propria foresta, con piante ormai altissime. Arrestati i responsabili della produzione intensiva di marijuana, due albanesi di 25 e 36 anni.

Il business nero per un milione e mezzo di euro

Ieri mattina, alle prime luci dell’alba, i carabinieri della Compagnia di Seregno, con personale in abiti borghesi e in uniforme, si sono presentati all’ingresso di un capannone a Monguzzo, una località nell’alta Brianza comasca lungo la s.s. 36, per verificare una segnalazione che indicava la presenza di un opificio clandestino con lavoratori in nero. Segnalazione rivelatasi corretta, vista la serra che si è spalancata dietro le porte del capannone. Il cuore pulsante di un vero e proprio business nero: dalle migliaia di piante, infatti, avrebbero potuto essere ricavati circa 200 kg di marijuana per un valore complessivo, una volta immessa sul mercato al dettaglio, di un milione e mezzo di euro circa. 

L'arresto per coltivazione illecita di sostanze stupefacenti e per la detenzione dell’arma clandestina

Ma non solo. I due albanesi, arrestati per per coltivazione illecita di sostanze stupefacenti, sono stati trovati in possesso anche di un'arma clandestina: si tratta di una pistola priva di matricola, assemblata con canna filettata, silenziatore e relativo caricatore. Per il 25enne e il 36enne trovati nel capannone abusivo di canapa indiana è così scattata una denuncia anche per detenzione dell'arma clandestina. 

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