video suggerito
video suggerito
Il caso Cospito

Scontri al corteo per Alfredo Cospito a Milano, chieste condanne fino a 6 anni per 11 anarchici

Undici anarchici sono accusati, a vario titolo, di resistenza aggravata, danneggiamento e travisamento in seguito al corteo in solidarietà ad Alfredo Cospito dell’11 febbraio 2023. La Procura ha chiesto condanne che vanno da un minimo di 6 mesi a un massimo di 6 anni.
A cura di Enrico Spaccini
51 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

La Procura di Milano ha chiesto condanne da 6 mesi a 6 anni nei confronti degli 11 imputati per gli scontri al corteo per Alfredo Cospito che si era tenuto l'11 febbraio 2023. Stando a quanto ricostruito dalle indagini coordinate dalla pm Francesca Crupi e dal collega Leonardo Lestri, quel giorno si sarebbe percepito "qualcosa di diverso rispetto alle precedenti manifestazioni" e che questa sarebbe stata "organizzata al fine di fare guerriglia urbana". In due occasioni si erano verificati scontri con gli schieramenti delle forze dell'ordine: in piazza XXIV Maggio e in viale Sabotino. I reati contestati agli 11 imputati che appartengono all'area anarchica sono, a vario titolo: resistenza aggravata, danneggiamento e travisamento.

Gli scontri al corteo dell'11 febbraio 2023 per Cospito

Il corteo dell'11 febbraio 2023 era stato indetto per mostrare solidarietà a Cospito, il membro della Federazione anarchica informale che in quei giorni stava portando avanti uno sciopero della fame per protesta contro il regime carcerario 41bis. Come ricostruito dalla pm Crupi, centinaia di persone erano partite da piazza XXIV Maggio e già "dopo circa 400 metri erano iniziati i primi imbrattamenti, anche il danneggiamento di due auto Enjoy e il lancio di oggetti di vario genere".

La procuratrice ha ricordato che alcuni dei partecipanti, che erano disposti dietro uno striscione "rinforzato con il plexiglas", indossavano caschetti e passamontagna. L'intenzione di molti era quella di "tenere lontani giornalisti e polizia", tanto che ci sarebbe stato anche un "lancio di palloncini d'acqua". Infine, in viale Sabotino erano avvenuti gli scontri tra i manifestanti, che avevano "deciso di andare avanti lo stesso", e "lo schieramento del reparto d'ordine".

Le richieste della Procura

Durante l'udienza che si è tenuta questa mattina, giovedì 29 maggio, la Procura ha chiesto pene da 6 mesi a 6 anni per gli 11 imputati, contestando a vario titolo resistenza aggravata, danneggiamento e travisamento. Sei di loro durante le indagini della Digos erano già stati destinatari dell'obbligo di firma, su ordinanza del gip Guido Salvini. La pena più alta, 6 anni, è stata chiesta per un 30enne di Sesto San Giovanni gravato da recidiva e precedenti per resistenza. La più bassa, 6 mesi, per una ragazza alla quale non è contestata la resistenza aggravata a pubblico ufficiale.

Il pm Lesti ha chiesto di escludere le attenuanti generiche per tutti gli imputati in quanto "non c'è stato alcun contributo processuale": gli 11 si sono avvalsi della facoltà di non rispondere durante gli interrogatori di garanzia con il gip e non hanno reso dichiarazioni spontanee. Le difese prenderanno la parola il prossimo 10 giugno.

51 CONDIVISIONI
119 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views