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Scontri al corteo di Milano contro il Remigration Summit, la Digos al lavoro per identificare 40 manifestanti

La Digos sta analizzando le immagini delle telecamere installate a Milano per identificare circa 40 manifestanti che hanno preso parte al corteo contro il Remigration Summit 2025 lo scorso 17 maggio. I reati ipotizzati sono di resistenza aggravata e lancio di oggetti pericolosi.
A cura di Enrico Spaccini
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Gli scontri tra polizia e manifestanti al corteo a Milano contro il Remigration Summit 2025 del 16 maggio (foto da LaPresse)
Gli scontri tra polizia e manifestanti al corteo a Milano contro il Remigration Summit 2025 del 16 maggio (foto da LaPresse)

Gli investigatori della Digos di Milano sono al lavoro per identificare i circa 40 manifestanti che lo scorso sabato 17 maggio, durante il corteo contro il Remigration Summit 2025, hanno cercato di sfondare il cordone di polizia in diverse occasioni e avrebbero lanciato bombe carta e fumogeni. Già questa mattina, martedì 20 maggio, dovrebbe arrivare in Procura una prima informativa che sarà poi seguita da una lista di nomi di presunti responsabili. I reati ipotizzati sono di resistenza aggravata e lancio di oggetti pericolosi. Potrebbero arrivare sanzioni anche ai manifestanti che si sono coperti il volto con passamontagna e caschi, anche se non hanno partecipato agli scontri.

La polizia ha azionato gli idranti contro i manifestanti (foto da LaPresse)
La polizia ha azionato gli idranti contro i manifestanti (foto da LaPresse)

Il Remigration Summit a Gallarate e le contro-manifestazioni a Milano

Il Remigration Summit 2025 si è tenuto lo scorso sabato 17 maggio in un teatro comunale a Gallarate (in provincia di Varese). Esponenti di vari movimenti dell'estrema destra europea si sono ritrovati per la prima volta per parlare di remigrazione, ovvero dell'idea di espellere dai confini non solo le persone immigrate in modo irregolare, ma anche in generale di stranieri considerati non inseriti nella comunità.

Allo stesso tempo, a Milano, ha avuto luogo un flash mob, al quale hanno partecipato circa 200 persone, e un corteo più corposo che si è mosso per le vie della città mostrando in testa uno striscione che recitava: "Make Europe Antifa Again".

Gli scontri al corteo di Milano

Stando a quanto emerso finora grazie alle immagini registrate dalle telecamere di sorveglianza comunale, all'altezza di via Carducci le prime linee del corteo avrebbero indossato caschi e sollevato passamontagna per, insieme agli abiti completamente neri, rendersi non riconoscibili, il tutto tra la nube generata con alcuni fumogeni. Erano circa le 16 e poco più avanti, in via Leopardi, sono iniziati i tafferugli con la polizia. Gli agenti, per allontanare i manifestanti che volevano entrare alla stazione di Cadorna, hanno usato l'idrante.

Un nuovo scontro si è verificato nei pressi di Palazzo delle Stelline, dove ha sede un ufficio distaccato del Parlamento europeo e una rappresentanza diplomatica della Commissione europea. In questo caso, alcuni manifestanti avrebbero lanciato bombe carta e fumogeni contro la polizia, che ha risposto con i lacrimogeni.

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