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Salva un cervo nel bosco e lo adotta: “Ora me lo vogliono portare via”

Per due anni la famiglia di Giovanni Del Zoppo ha cresciuto un cervo trovato cucciolo nei boschi della Valmalenco, in provincia di Sondrio. Ora gli agenti di polizia sono alla famiglia di Giovanni Del Zoppo. Ora la polizia è intervenuta per fare in modo che il cervo ritorni a vivere tra i boschi. La famiglia: “Non portatecelo via”.
A cura di Giorgia Venturini
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Ha adottato un cerbiatto trovato appena nato tra i boschi della Valmalenco, in provincia di Sondrio, e per due anni lo hanno cresciuto come se fosse un componente della famiglia. Ora la polizia è intervenuta per fare in modo che il cervo ritorni a vivere tra i boschi: secondo le norme italiane sulla tutela delle specie non domestiche, la fauna selvatica non può essere ridotta in cattività. Il cervo vive nella casa a 1.300 metri della famiglia di Giovanni Del Zoppo. Per due anni è stato cresciuto nei prati attorno alla casa.

Due anni il ritrovamento del piccolo cerbiatto tra l'erba

Ora gli agenti hanno fatto sapere ai Del Zoppo che il cervo non può vivere con loro. "Nel giugno di due anni fa – racconta il capofamiglia in un'intervista rilasciata a Il Giorno – durante una passeggiata nel bosco della Val Rosera ho trovato il piccolino. Era quasi nascosto dall'erba".

Poi continua: "Ho atteso che tornasse la madre a prenderselo. Qualche ora più tardi però sono andato di nuovo a controllare e lui era ancora lì, esattamente dove l’avevo lasciato. Era solo e impaurito, così l'ho portato a casa. Gli ho salvato la vita: lo allattavo con il biberon che uso per le mie caprette appena nate". Da allora sono passati due anni.

L'animale è in ottime condizioni

Gli agenti hanno trovato l'animale in ottime condizioni, confermato anche dal veterinario che lo ha visitato. Lo verranno a prendere a settembre, intanto lo hanno lasciato alla famiglia Del Zoppo in custodia giudiziaria. "Perché portarcelo via ? Mio padre sta tanto soffrendo per questo. Lo abbiamo cresciuto noi", ha tenuto a precisare il figlio Nicola.

Poi Giovanni conclude: "Le mie nipotine, Caterina, che oggi ha 3 anni, e Carlotta di otto, si sono tanto affezionate all’animale che, nel frattempo, è diventato anche un’attrazione per i tanti turisti di passaggio. Come lo abbiamo chiamato? Semplicemente Bambi".

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