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Il cervo Bambi portato via dalla famiglia che lo aveva adottato: “Non è giusto”

La disperazione dell’allevatore che due anni fa aveva salvato il cucciolo di cervo e lo custodiva nella sua stalla di Chiesa Valmalenco (Sondrio): “Siamo disperati, qui stava bene”. Oggi è stato prelevato da polizia e Ats.
A cura di Francesca Del Boca
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Bambi è in un posto migliore, adesso. Migliore della stalla di Chiesa Valmalenco (Sondrio) in cui l'aveva ospitato l'allevatore Giovanni Del Zoppo, dopo averlo salvato nel 2020. Qui i due, nel corso degli anni, erano diventati amici.

Inseparabili, o quasi. Nella tarda mattinata di oggi infatti l'Ats locale (con tre veterinari) e la Polizia provinciale di Sondrio hanno prelevato il cucciolo di cervo, e l'hanno portato via.

Dove finirà il cervo Bambi

Dove? "È stato portato in una struttura idonea alla sua ospitalità", ha spiegato il comandante Gianluca Cristini. "Ora si trova in un'area a prato e pascolo ampia, in grado di garantire il suo benessere e quello delle persone. A breve avrebbe potuto diventare pericoloso per la stagione degli amori. L'area in cui si trova da poche ore già ospita altre specie della fauna selvatica, in assoluta sicurezza, ed è in un paese della zona di Morbegno, in Valtellina".

E ha concluso con una stoccata. "Capisco sia difficile rendersene conto, ma la stalla di un privato cittadino non è un luogo idoneo". Ma la legge parla chiaro: un animale come Bambi non può vivere in cattività. Quella degli affetti, invece, ha un codice diverso.

"Non portatecelo via"

Inutili quindi gli appelli che la famiglia dell'allevatore ha rivolto nel tempo alle autorità competenti, che sono intervenute per permettere al cervo di tornare a fare vita nei boschi. "Perché portarcelo via? Stiamo soffrendo per questo, Bambi lo abbiamo cresciuto noi".

Sì, perché la famiglia Del Zoppo gli ha salvato la vita, due anni fa. "Era solo e impaurito, così l'abbiamo portato a casa. Gli abbiamo salvato la vita: lo allattavamo con il biberon che usiamo per le caprette appena nate".

Il dolore dell'allevatore

"Mio padre è disperato per quanto successo. Non lo troviamo assolutamente giusto. Da noi stava bene e aveva spazi per muoversi", ha detto il figlio dell'allevatore, Nicola. Lo stesso che aveva raccolto Bambi in mezzo al bosco, e l'aveva portato a casa dal papà. "Non è giusto, non è giusto". Per la legge, sì.

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