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Riforma della sanità, caos in consiglio regionale: 9 consiglieri espulsi e allontanati dalla Digos

Dopo l’annuncio dell’inammissibilità di oltre mille emendamenti scoppia il caos nell’aula di palazzo Pirelli dove oggi comincia il voto del testo della riforma sanitaria. Espulsi 9 consiglieri su 10 del M5s.
A cura di Simona Buscaglia
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L'occupazione dell'aula da parte dei consiglieri del Movimento Cinque Stelle
L'occupazione dell'aula da parte dei consiglieri del Movimento Cinque Stelle

Scoppia il caos nell’aula del consiglio regionale lombardo durante la seduta sulla revisione della legge sanitaria, dopo che il Presidente Alessandro Fermi ha comunicato l’inammissibilità di oltre mille emendamenti e di più di 3900 ordini del giorno sui 4810 depositati dalle opposizioni. Subito è partita la protesta del Movimento Cinque Stelle, il capogruppo Massimo De Rosa ha affermato: “Questa è una tagliola ufficialmente istituita”. Subito dopo i pentastellati hanno occupato il centro dell’aula e i banchi della presidenza e della giunta regionale, fischiando ed esponendo degli striscioni. Inutili i richiami all’ordine del presidente Fermi: 9 consiglieri su 10 sono stati espulsi, unica eccezione Dario Violi, in accordo comunque con il gruppo, ed è stata interrotta la seduta. È stata chiamata la Digos per allontanare gli espulsi.

De Rosa: Abbiamo occupato l'aula mostrando le proposte che non hanno ascoltato

"Abbiamo deciso di protestare occupando i banchi, vuoti della Giunta e quelli della presidenza, mostrando con i cartelli le proposte che non hanno voluto ascoltare: meno liste d’attesa, stop nomine politiche, pubblico e privato uguali diritti e uguali doveri" ha aggiunto De Rosa a margine dell'espulsione. Sono alla fine 942 gli emendamenti ammessi, domani invece si procederà con la votazione dei 929 ordini del giorno rimasti. Mercoledì mattina invece sono previste le dichiarazioni di voto e l’approvazione definitiva della riforma. Nell'aula di Palazzo Pirelli è arrivata anche la vicepresidente e assessora al Welfare di Regione Lombardia, Letizia Moratti.

Ieri era stata sospesa la seduta per la mancanza del numero legale

Nella giornata di ieri, nella prima seduta della storia del consiglio regionale convocata di domenica, il presidente del consiglio Alessandro Fermi aveva dovuto sospendere i lavori a causa della mancanza del numero legale. Era in discussione la revisione della legge sanitaria, varata dalla giunta guidata da Attilio Fontana, e approvata in Commissione Sanità dalla maggioranza di centrodestra. Si era conclusa così la discussione, la "maratona" voluta dalle opposizioni, con 14 sedute e oltre 90 ore di interventi.

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