458 CONDIVISIONI

Rider aggredito da un cliente: “Schiaffi e insulti per una consegna da 3,77 euro”

Giuseppe Di Maggio è un rider di 45 anni che sabato scorso è stato aggredito da un cliente a Milano: insulti e schiaffi per una consegna da 3,77 euro.
A cura di Ilaria Quattrone
458 CONDIVISIONI
Immagine

"Appena uscito dall’ascensore mi ha spinto contro il muro e ha iniziato a darmi schiaffi sul casco. Poi ha aggiunto: “Pezzo di m…., devi fare quello che ti dico io. Muori!”: a raccontare, in un'intervista al quotidiano Il Corriere della Sera, quanto vissuto è stato Giuseppe Di Maggio, un 45enne che dal 2018 lavora per Deliveroo. L'uomo è stato vittima di un'aggressione a Milano mentre stava lavorando. 

La dinamica

Il 45enne lavora tra Buccinasco, Barona e Lorenteggio. Sabato scorso, intorno all'ora di pranzo, ha ricevuto un ordine da portare in Largo Cavalieri di Malta. Una volta arrivato lì, Di Maggio ha citofonato e dall'altra parte gli ha risposto una donna: "Mi dice che sta male e che sarei dovuto salire io. "Se vuole lascio nell'ascensore", ho ribattuto. È una nostra facoltà raggiungere il pianerottolo del cliente. Non un obbligo".

Immagine

Per tutta risposta la donna, gli avrebbe risposto che lo avrebbe segnalato alla piattaforma e che non aveva tempo da perdere altrimenti avrebbe mandato giù il suo ragazzo. Il 45enne nel frattempo aveva contattato l'assistenza di Deliveroo. A loro ha detto: "Che mi avevano minacciato con termini pesanti. Volevo tutelarmi. Mi hanno risposto che l'ordine sarebbe stato segnato come consegnato e di quindi di non preoccuparmi e farne ciò che volevo. Ma era tanta roba".

Di Maggio ha così deciso di lasciare i sacchetti nell'androne. Il fidanzato della ragazza era intanto sceso giù: "Appena uscito dall’ascensore mi ha spinto contro il muro e ha iniziato a darmi schiaffi sul casco. Poi ha aggiunto: “Pezzo di m…., devi fare quello che ti dico io. Muori!". Il 45enne è riuscito a liberarsi, ma l'uomo avrebbe cercato di rincorrerlo: "Tutto questo per una consegna che mi ha fruttato 3,77 euro".

La risposta del sindacato

Dopo essere stato aggredito, il rider ha chiesto i dati del cliente all'assistenza per denunciarlo: "La risposta è arrivata, ancora, con un messaggio in cui si diceva che per motivi di privacy non potevano fornire i dati richiesti".

Sul caso si è espresso anche il sindacato Uiltucs, al quale il 45enne è iscritto: "L'assistenza di Deliveroo, dopo una prima segnalazione via chat, ha negato – per motivi di privacy – ulteriore supporto per far sì che Di Maggio potesse tutelarsi a seguito dell'aggressione. Nonostante questo ha portato a termine la consegna".

"Questo è il frutto della gestione di un rapporto di lavoro che ha cancellato il lato umano e che conferma ancora una volta come i rider abbiano bisogno di diritti e tutele. Chiediamo all'azienda un segnale forte per far sì che episodi del genere mettano la tutela del rider al primo posto. Per quanto ci riguarda continueremo a dare il supporto necessario ai rider che vogliono avere una voce collettiva a tutela dei propri diritti".

458 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views