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Ricercato per un omicidio commesso nel 1997, viene fermato su un treno in Centrale

È stato arrestato ieri a Milano un cittadino svizzero, 55 anni, ricercato dalle autorità d’Oltralpe per un delitto commesso in Francia nel 1997: stava salendo su un treno in Stazione Centrale.
A cura di Francesca Del Boca
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Ricercato da 26 anni. E finalmente trovato dalle forze dell'ordine che lo stavano cercando dal lontano 1997: è stato arrestato ieri a Milano un cittadino svizzero, 55 anni, ricercato dalle autorità d'Oltralpe per un delitto commesso in Francia. 

Gli agenti della Polizia Ferroviaria di Milano hanno fermato l’uomo per un controllo mentre si trovava nella Stazione Centrale di Milano, in procinto di prendere un convoglio diretto proprio in Francia. Durante gli accertamenti, la scoperta: il 55enne non doveva trovarsi lì ma dietro le sbarre, per espiare una pena di 20 anni per omicidio volontario.

L’arrestato è stato così condotto presso il carcere milanese di San Vittore. Sarà l’autorità giudiziaria a dover decidere in merito alla sua estradizione in Francia. 

Gli altri latitanti arrestati a Milano

Ma non solo. Sempre a Milano, ieri sono stati fermati altri due latitanti: il primo è un 34enne di origine brasiliana che aveva preso una camera in un albergo di via Torriani, ancora zona Stazione Centrale.

Il suo nome, inserito nella lista degli ospiti dagli addetti alla reception, ha fatto subito scattare l’alert alloggiati nella centrale operativa della Questura di Milano, il sistema che segnala in tempo reale la presenza in una struttura ricettiva di una persona ricercata per un ordine di carcerazione da parte dell’autorità giudiziaria. L'uomo, infatti, è ricercato in Brasile per riciclaggio e traffico di stupefacenti. 

Il secondo arresto, invece, riguarda un cittadino italiano di 49 anni, pregiudicato e destinatario di un ordine di carcerazione emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Pavia: sempre durante un controllo di routine in stazione, stavolta a Rogoredo, l’uomo risultava ricercato per un furto aggravato commesso alla Certosa di Pavia, nel 2012. Anche per lui, così, si sono spalancate le porte di San Vittore.

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