Riccardo Bossi, il figlio di Umberto, condannato a 16 mesi per maltrattamenti alla madre

Nella giornata di oggi, mercoledì 18 giugno, Riccardo Bossi è stato condannato a sedici mesi perché accusato di maltrattamenti in famiglia. La parte offesa è la madre. Il figlio di Umberto è stato condannato in primo grado dal tribunale di Varese. I fatti, che sono al centro del processo, risalgono al 2016. L'uomo, assistito dall'avvocato Federico Magnante, ha già annunciato il ricorso in Corte d'Appello.
Nelle ultime udienze, la donna aveva perdonato il figlio: aveva infatti deciso di ritirare la querela per lesioni. Il processo è comunque proseguito per maltrattamenti in famiglia perché il reato contestato è procedibile d'ufficio.
Nella requisitoria, la pubblico ministero Antonia Rombola, che ha chiesto una condanna a un anno e quattro mesi, ha citato alcuni episodi, che sarebbero avvenuti nel 2016 quando Riccardo Bossi si era trasferito nell'abitazione della madre perché rimasto senza casa: "Bisticci, litigi, un ferro da stiro strappato di mano alla donna e gettato a terra, la lettiera del gatto sparsa nel letto della parente".
Il difensore di Riccardo Bossi, invece, nella sua arringa aveva chiesto la qualificazione dei fatti contestati: per lui, infatti, non erano da ascriversi ai maltrattamenti in famiglia ma alle semplici minacce. Inoltre bisognerebbe tenere in considerazione che i fatti contestati sarebbero avvenuti in un lasso temporale inferiore rispetto a quello contestato nel capo di imputazione. Per l'avvocato, infatti, riguarderebbero un periodo del 2016 mentre il capo di imputazione parlava di fatti ascrivibili al periodo tra il 2015 e il 2017.
La giudice lo ha condannato a sedici mesi, ha concesso le attenuanti generiche e disposto il pagamento delle spese processuali. Le motivazioni saranno depositate in novanta giorni.