Resta senza acqua anche il cimitero: non si possono annaffiare i fiori sulle tombe

È rimasto senza acqua anche il cimitero. Succede in provincia di Mantova nel paesino di Villa Saviola, affacciato direttamente sul fiume Po. Lo stesso fiume che oggi soffre di più per la siccità che sta martoriando le campagne del Nord Italia, prosciugato da una siccità con pochi precedenti e da temperature africane.
Per questo motivo, la falda vicina al camposanto si è ormai esaurita. Non esce più acqua dai rubinetti del cimitero, se non poche gocce. Il Comune ha posizionato delle botti apposta, ma per il momento sono ancora vuote. Così i visitatori dei cari defunti d'ora in poi, se vorranno innaffiare i fiori portati in dono sulle tombe, dovranno premunirsi di bottiglie già riempite da casa.
I danni della siccità
Intanto, tra le province di Mantova e Cremona, sono tanti i campi di mais arsi dal sole cocente di questo luglio anomalo. Nel Lodigiano i corvi assetati e provati dai raggi bollenti bucano i tubi di irrigazione, provocando ulteriori danni alle coltivazioni già stremate. A Cremona, le aziende agricole si uniscono per protestare in tribunale contro le politiche di rilascio delle acque da parte della Regione.
"Purtroppo siamo arrivati a un tale livello di siccità che sta finendo l'acqua per l'agricoltura", ha dichiarato giusto ieri lo stesso presidente dellaLombardia, Attilio Fontana. "I laghi Maggiore, Garda e di Como hanno riserve d'acqua che consentiranno l'utilizzo per le attività agricole ancora per qualche giorno, mentre è più critica la condizione del bacino del lago d'Idro". E ha concluso: "Non so fino a dove potremmo ancora arrivare, quanto ancora potremo resistere".