“Reparto pieno di varianti”, Galli contro il suo ospedale Sacco: “Dei miei dati sono certo”

"Al Sacco le varianti inglesi sarebbero 6 su 50 casi testati. Bizzarro, se è così sono tutti passati per il mio reparto!": è con queste parole, pubblicate sul suo profilo Twitter, che il primario del reparto di Malattie Infettive dell'ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, si difende dopo la smentita arrivata ieri, mercoledì 17 febbraio, dal suo stesso ospedale.
La smentita dell'ospedale Sacco
"Dirigo un laboratorio di ricerca universitario che lavora sulle sequenze di SARS-CoV-2 da gennaio 2020 (allego tre pubblicazioni) – continua Galli -. Dei miei dati sono certo". Giorni fa infatti l'infettivologo aveva affermato di avere il reparto "pieno di casi di persone positive alla variante inglese del Covid". Parole che poi, nella serata di ieri, sono state smentite dall'Asst: "Sono sei i pazienti positivi alla variante inglese su un totale di cinquanta casi. Alcune affermazioni non rappresentano la reale situazione epidemiologica all'interno del presidio". L'ospedale aveva poi rincarato la dose precisando che le percentuali di varianti identificate "sono in linea con la media nazionale e inferiori alla media regionale".
Al Sacco le varianti inglesi sarebbero 6 su 50 casi testati. Bizzarro, se è così sono tutti passati per il mio reparto! Dirigo un laboratorio di ricerca universitario che lavora sulle sequenze di SARS-CoV-2 da gennaio 2020 (allego tre pubblicazioni). Dei miei dati sono certo. pic.twitter.com/9eHdz1WiaP
— Massimo Galli (@MassimoGalli51) February 18, 2021
Galli: "Ci sono parecchie infezioni da varianti perché me le sono testate da solo"
Già ieri sera, durante un'intervista ad Atlantide su La7, il primario aveva risposto a tono alla struttura ospedaliera dichiarando che nel suo reparto: "Ci sono parecchie di queste infezioni da varianti covid perché me le sono testate da solo. Ho fatto analizzare i tamponi nel nostro laboratorio di ricerca". Parole confermate nuovamente dall'infettivologo che su Twitter conferma di essere certo dei propri dati.
Lo scontro tra il professor Roberto Burioni e il San Raffaele
La diatriba tra il primario di Malattie Infettive e il suo ospedale ricorda quanto accaduto tempo fa tra il professor Roberto Burioni e il San Raffaele. Il 10 novembre scorso, Burioni pubblicò un tweet in cui faceva riferimento alla situazione dei pronto soccorso. Il gruppo San Donato e l'università Vita-Salute San Raffaele di Milano replicarono affermando di discostarsi dal pensiero del professore: "Le sue considerazioni sono del tutto infondate dal momento che non è a conoscenza della realtà clinica che si vive nei pronto soccorso e nei reparti Covid".