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Elezioni regionali Lombardia 2023

Regionali 2023, perché Beppe Sala potrebbe essere il candidato che unisce il centrosinistra

Potrebbero arrivare già prima dell’estate i nomi dei candidati alle prossime elezioni regionali. Ad unire ora tutto il centrosinistra è il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che però al momento non sembra rinunciare a Palazzo Marino.
A cura di Giorgia Venturini
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Il sindaco di Milano Giuseppe Sala
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala
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Manca ancora un anno alle elezioni regionali in Lombardia, ma qui è già una corsa contro il tempo per trovare il nome del perfetto candidato. Troppo presto? Forse. Ma prima delle ferie estive il centrosinistra è costretto già ad avere qualche risposta. Prima tra tutte, primarie sì o primarie no? E c'è solo un modo per saperlo: se entro pochi giorni non si deciderà un nome che potrà convincere tutta la coalizione il Partito Democratico andrà alle primarie. Per organizzarle saranno necessari almeno due mesi e potrebbero essere in programma per settembre. Questo vuol dire che il toto nomi è già iniziato: o c'è un nome forte che mette d'accordo tutta l'opposizione in Regione oppure il Pd procederà con le primarie.

L'ipotesi Sala e Cottarelli come candidati del centrosinistra

Al momento Pd e Movimento 5 Stelle, insieme a tutta l'ala progressista, sono d'accordo su un unico nome: Giuseppe Sala, fresco della riconferma a sindaco di Milano pochi mesi fa. Il primo cittadino meneghino ha però già parlato di un suo rifiuto alla partecipazione elettorale del prossimo anno. Ma tutto è ancora possibile: soprattutto se il sindaco in futuro pensa di giocarsi una partita nazionale. Il nome di Giuseppe Sala non è l'unico però uscito in questi giorni. Con lui c'è anche l'economista Carlo Cottarelli, che durante una recente intervista a Rai Radio1 ha precisato: "Se me lo chiedessero, insistendo, ci penserei, riflettendo. È sempre importante avere un ruolo pubblico, ma poi ci dovrei pensare per bene". Cottarelli tuttavia non metterebbe d'accordo tutta la coalizione.

Le parole dell'opposizione

"C'è la possibilità di cambiare amministrazione e la situazione non è favorevole al centrodestra. Abbiamo noi dell'opposizione gli strumenti per dare una svolta in Lombardia. Noi ora non stiamo facendo nomi. Stiamo cercando di capire se ci sono gli estremi per lavorare sui temi con le altre forze politiche della coalizione", precisa a Fanpage.it il consigliere regionale del M5s Massimo De Rosa. Mentre il consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati ha tenuto a sottolineare a Fanpage.it: "Dopo il disastro amministrativo e politico della Giunta leghista Salvini Fontana abbiamo una grande occasione perché la Lombardia inizi a funzionare, serve però partire presto o con un candidato che tenta insieme una ampia coalizione politica e sociale o con un confronto aperto offerto dalle primarie entro l’estate".

L'ipotesi di Fontana bis per il centrodestra

Dal centrodestra l'ipotesi che con il tempo potrà diventare sempre più certa è quella di un Fontana bis. Il presidente della Regione sta valutando la sua ricandidatura: "Se lo meriterebbe. Abbiamo lavorato bene in questi anni e sinceramente sarebbe un'ottima occasione per garantire la continuità. Questo ovviamente se lui vorrà", precisa a Fanpage.it il consigliere regionale dalla Lega Gianmarco Senna. Intanto presidente lombardo ha dichiarato in un'intervista rilasciata ieri che "la cosa importante è che il centrodestra vada unito ad ogni tipo di elezione" in quanto "ha il maggior numero di elettori, quindi deve vincere il maggior numero di elezioni".

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