Rapinano una banca con i taglierini: portano via 100mila euro ma vengono arrestati pochi minuti dopo

Tre persone sono state arrestate con l'accusa di rapina in concorso. Si tratta della banda formata da due uomini e una donna che lo scorso venerdì mattina, 3 novembre, ha fatto irruzione nella filiale della Cassa Padana a Gardone Val Trompia, nel Bresciano, armati di taglierini. Portati in carcere a Canton Mombello, questa mattina sono comparsi davanti al giudice delle indagini preliminari per la convalida dell'arresto, ma si sono avvalsi della facoltà di non rispondere. Secondo gli inquirenti, i due uomini potrebbero aver messo a segno numerosi altri colpi simili.
Il colpo alla Cassa Padana di Gardone Val Trompia
Nella mattinata di venerdì 3 novembre due uomini, con il volto parzialmente coperto e taglierino in mano, sono entrati nella filiale della Cassa Padana in via Mazzini a Gardone Val Trompia. Minacciando la cassiera e la direttrice con le lame, si sono fatti consegnare i contanti che erano custoditi all'interno della cassaforte: 100mila euro. Preso il denaro, sono fuggiti nell'auto guidata da una donna loro complice.
Chiamato il 112, i dipendenti della banca hanno descritto i rapinatori ai carabinieri intervenuti, i quali hanno poi disposto diversi posti di blocco lungo le strade del paese. Grazie agli identikit forniti dai testimoni, i militari hanno individuato l'auto dei fuggitivi e l'hanno fermata.
La banda di professionisti
I tre sono stati perquisiti e all'interno dell'auto sono stati trovati i soldi e i vestiti e i taglierini usati per il colpo. La banda è stata, quindi, arrestata con l'accusa di rapina in concorso.
I due uomini sono risultati essere originari di Palermo. Hanno 32 e 41 anni e hanno alle spalle diversi precedenti. Secondo gli investigatori, sarebbero "professionisti" delle rapine. La donna, invece, è una 48enne bresciana: madre di due figli, è incensurata. Al momento si trovano tutti in carcere, ma le indagini stanno proseguendo per capire il ruolo della 48enne e se i due uomini siano, o meno, responsabili di altre rapine nel Bresciano.