Rapina una sala slot mascherato come ne ‘La casa di carta’: incastrato per una banconota
Erano le 8:15 di domenica mattina, 13 novembre, quando ha aggredito di spalle il titolare del Real Dream all'interno del centro commerciale di via Leopardi. Insieme a un complice, aveva coperto il volto con la maschera di Salvador Dalì, quella dai baffi esasperati resa celebre della serie tv spagnola "La Casa di carta". Ma invece della Zecca di Stato, hanno rapinato una sala slot di Como. Ad incastrarli, il particolare bottino di 100 franchi svizzeri in banconote da 20.
La rapina con maschere e machete
Avevano usato ogni stratagemma per rendersi irriconoscibili. Sotto quella maschera del pittore surrealista del Novecento, avevano il passamontagna, e alle mani avevano guanti per non lasciare impronte in giro. Come armi, un machete e una pistola Beretta '92 ad aria compressa, del tutto simile a quella vera.
L'orario era quello di apertura, quando ancora i clienti sono pochi. I due hanno avvicinato il commerciante senza essere visti. Gli hanno puntato la pistola alla tempia e lo hanno costretto a consegnare il fondo cassa di 1.500 euro. Ma non solo, tra quelle banconote c'erano anche 100 franchi svizzeri in taglio da 20, compresa una parzialmente bruciata.
L'arresto del ventenne
Per qualche motivo, il proprietario della Real Dream si ricordava bene di quella banconota e, quando è stata trovata addosso a un ventenne, non ha lasciato spazio a dubbi. Lo stesso rapinatore, una volta fermato dai carabinieri di Lurate Caccivio, ha accompagnato i militari a recuperare gli abiti che aveva indossato durante il colpo, di cui nel frattempo aveva cercato di disfarsi, e le armi.
Dei 1.500 euro di fondo cassa, però, ne sono stati trovati solo 125. Nemmeno durante la perquisizione fatta a casa di un 26enne di Villa Guardia, sospettato di essere il complice del ventenne, ne è stata trovata traccia. Su di lui c'è anche l'ipotesi che abbia commesso un'altra rapina in un'altra sala slot verso fine settembre, quando per minacciare il titolare era stata usata una bottiglia di vetro spaccata. Nel frattempo, è al carcere di Bassone in attesa dell'interrogatorio di convalida.