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Ragazzo di 16 anni bullizzato e sottoposto a Tso in comunità, era stato denunciato dai genitori

Un ragazzo di 16 anni in cura in una comunità è stato bullizzato e sottoposto a un Tso. Era stato denunciato dai genitori per maltrattamenti in famiglia e speravano così di poterlo aiutare.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
Foto di repertorio

Era diventato "impossibile da contenere" e "potenzialmente destabilizzante" per gli altri studenti, per questo motivo era stato sospeso a scuola. Ma da allora, il ragazzo di 16 anni di Milano aveva iniziato a sfogare la sua rabbia e l'insofferenza contro i genitori. Al punto che sono stati costretti a denunciarlo per farlo andare in una comunità in grado di accoglierlo. Invece, una volta arrivato là, è stato sottoposto a un Tso, "che alla sua età è stato solo dannoso", e bullizzato dagli altri ospiti.

La diagnosi di disturbo misto della condotta e dell'emotività

A raccontare questa storia è la madre del ragazzo e l'avvocato di famiglia Giuseppe Lalla. Il 16enne ha una corporatura robusta, un atteggiamento ostile e consuma abitualmente droghe leggere. Per questo motivo era stato preso in cura dai servizi sociali, che gli hanno somministrato in alcuni casi anche farmaci per placare la rabbia e gestire la depressione.

La situazione, però, degenera dopo il lockdown. I suoi comportamenti antisociali peggiorano, aggredisce i compagni a scuola, e per questo viene sospeso. La Uonpia del Municipio 4 gli diagnostica un disturbo misto della condotta e dell'emotività.

La denuncia per maltrattamenti in famiglia

Passando maggior parte del suo tempo a casa, riversa i suoi atteggiamenti aggressivi verso i genitori. La notte torna tardi, in condizioni alterate, ruba soldi al papà e la mamma, alla zia che lo aiuta in matematica, alla signora che fa le pulizie, al fratello più piccolo. Rivende tutto quello che può, fino a quando i genitori gli "sequestrano" del fumo trovato in camera.

A quel punto, è arrivata la denuncia "per maltrattamenti in famiglia". Come racconta Lalla intervistato dal Corriere della Sera, il giudice emette un decreto di immediato collocamento in una comunità "adatta ad accoglierlo e soprattutto curarlo". Tuttavia, dopo mesi in cui "i servizi sociali del Municipio 5 non hanno individuato dove indirizzarlo", rifiutando anche "quella individuata dall'avvocato tramite il consulente di famiglia", lo dirottano in una comunità di un'altra regione.

Non passa molto che qui viene bullizzato, anche ripreso in un video che è poi diventato virale su TikTok. Lo hanno "derubato dei suoi averi, è stato sottoposto a un Tso che alla sua età è solo dannoso", continuano la madre e il legale. Ora il ragazzo è ospite in un'altra struttura, "pare stia meglio ma il percorso è ancora lungo".

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