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Ragazzo di 14 anni preso a cinghiate dal patrigno: scappa e si rifugia in caserma

I carabinieri hanno scoperto che quella sera il 14enne sarebbe stato picchiato dal patrigno, in accordo con la madre e davanti ai fratellini più piccoli. I maltrattamenti andavano avanti da tempo.
A cura di Giorgia Venturini
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Un ragazzino di 14 anni ha cercato rifugio in caserma dopo essere stato aggredito dal patrigno. Stando a quanto il ragazzo ha raccontato in caserma a Seregno (Monza e Brianza), il giovane è stato picchiato dal patrigno che lo ha preso a cinghiate davanti alla madre. Al termine dell'aggressione è riuscito a scappare e raggiungere la caserma: qui ai militari ha fatto vedere i segni sul corpo e tutte le ferite sulle braccia, sulla schiena e sull'addome. All'inizio il ragazzo era talmente spaventato che non riusciva a parlare.

Il ragazzo è stato accolto dai carabinieri per la notte

I carabinieri hanno raccolto la testimonianza e chiamato i soccorritori del 118 che hanno trasportato il 14enne all'ospedale San Gerardo di Monza per tutti gli accertamenti del caso: dal pronto soccorso il 14enne è stato dimesso con 25 giorni di prognosi. Il ragazzo poi è tornato in caserma per passare la notte. Infatti nei vari centri per minori della zona non è stata trovata disponibilità per la notte. I carabinieri gli hanno così cucinato un piatto di spaghetti e gli hanno allestito un letto. Il giorno successivo è stato portato in una comunità protetta.

Madre e patrigno denunciati per maltrattamenti

Sono così scattate la indagini dei carabinieri che hanno permesso di ricostruire nel dettaglio quanto accaduto quella sera ma anche le condizioni in cui viveva il 14enne: i carabinieri hanno appurato che quella sera il 14enne sarebbe stato picchiato dal patrigno, in accordo con la madre e davanti ai fratellini più piccoli e che, da tempo, analoghi atti di violenza erano compiuti proprio dalla donna in prima persona. Sia la madre che il patrigno così sono stati denunciati per maltrattamenti contro familiari e per lesioni personali gravi.

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