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Ragazzino accoltellato in metro per il monopattino, il padre: “La gente intorno faceva foto”

“I presenti hanno preferito fare video, foto, immortalare la scena, ma nessuno ha gridato”, ha spiegato il padre del 19enne accoltellato in metro quando hanno cercato di rubargli il monopattino.
A cura di Giorgia Venturini
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Immagine di repertorio
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È stato accoltellato otto volte mentre si trovava a mezzanotte alla fermata Loreto della metropolitana a Milano. Tutto perché il suo aggressore ha visto il suo monopattino elettrico e ha voluto rubarlo. È vivo per miracolo il ragazzo di 19 anni rimasto ferito in modo grave e trasportato con la massima urgenza in ospedale.

Gravi le ferite riportate dal 19enne

Dopo tutte le cure all'ospedale Fatebenefratelli ora si trova a casa: "È spaventoso, tutti i colpi che ha ricevuto sono andati vicino agli organi vitali. Uno ha sfiorato la milza, uno dietro la spalla. Grazie alla Provvidenza siamo qui a raccontarlo", ha raccontato il padre del ragazzo in una intervista a Il Giornale. Il genitore poi spiega che suo figlio è tranquillo ed educato, "non ha mai avuto né dato problemi. È stato tremendo nessuno può immaginarsi cosa significhi ricevere una telefonata come quella".

La sera dell'aggressione il 19enne stava rientrando dopo una serata con gli amici. Verso mezzanotte torna con la metro. Quando scende i gradini delle metro a Loreto si accorge di un ragazzo che parla con altri due che sembrano infastiditi. Poi racconta: "È arrivato davanti a me senza motivo né dirmi niente e mi ha strappato il monopattino. Era come alterato, non so da cosa. Ho ripreso il monopattino dicendogli di lasciarmi in pace". A questo punto è iniziata colluttazione tra i due.

A chiamare i soccorsi è stato il padre della vittima

Il 19enne ha provato a scappare ma senza riuscirci. L'aggressore ha tirato fuori un coltello e ha colpito il ragazzo. Una volta sulla metropolitano il 19enne ha chiamato il padre che gli ha detto di scendere alla prima fermata intanto che lui allertava i soccorsi. "La cosa incredibile – ha precisato il padre – è che nessuno abbia fatto niente. I presenti hanno preferito fare video, foto, immortalare la scena, ma nessuno ha gridato, nessuno ha chiesto aiuto".

Vittima e aggressore si sono trovati al pronto soccorso

"Ho avuto paura", racconta il ragazzo. Che poi a Il Giornale ha aggiunto: "Quando lottavo con lui cercavo solo di levarmelo di dosso. Volevo solo tornare a casa, la paura c'è stata quando mi sono reso conto del sangue". Il ragazzo ha poi rivisto per caso il suo aggressore al pronto soccorso: subito è intervenuta la polizia che lo ha perquisito e trovato addosso il coltellino insanguinato. L'aggressore è stato denunciato a piede libero nell'incredulità del padre della vittima: "Una persona così pericolosa non può essere lasciata in giro".

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