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Ragazzina disabile a pranzo sola, il Comune: “Valutiamo di spostare la mensa o trasferire la scuola”

Arriva la replica del Comune di Milano dopo il servizio di Fanpage.it sulla situazione di Camilla, bimba di 11 anni in sedia a rotelle che non può mangiare in mensa con i compagni perché la sua scuola è sprovvista di ascensore e montacarichi per i piani superiori a quello ammezzato.
A cura di Chiara Daffini
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Camilla, 11 anni, è costretta a pranzare in classe perché non può camminare e la mensa è posta al secondo piano della scuola
Camilla, 11 anni, è costretta a pranzare in classe perché non può camminare e la mensa è posta al secondo piano della scuola

Camilla, nome di fantasia, ha 11 anni ed è affetta dalla sindrome di Gorham-Stout, che le impedisce di muoversi normalmente per la sua estrema fragilità ossea e che nell'ultimo anno l'ha costretta sulla sedia a rotelle. La bambina frequenta la scuola secondaria di primo grado Agazzi, nella periferia nord di Milano.

La classe di Camilla, insieme a un'altra prima media, è stata collocata al piano ammezzato dell'edificio, l'unico dotato di montascale per permettere l'accesso all'alunna, ma essendo la mensa scolastica e diversi laboratori al secondo piano e l'istituto sprovvisto di ascensore, la piccola è costretta a pranzare in classe senza tutti i suoi compagni e non può partecipare ad alcune attività didattiche.

La risposta del Comune

Dopo il sopralluogo di Fanpage.it alla scuola Agazzi e l'intervista al preside e ai genitori di Camilla, che lamentavano una mancata risposta risolutiva da parte del Comune, è arrivata la replica della vice sindaca e assessora all'Istruzione Anna Scavuzzo, che in una mail indirizzata al dirigente scolastico dell'Agazzi, Alfio Menga, precisa:

"Già diverse sono state a inizio anno scolastico le interlocuzioni sul tema delle barriere architettoniche, che nello specifico del plesso di via Gabbro viene affrontato dalla fine del 2022. Le interlocuzioni fra uffici tecnici e scuola hanno portato anche a sopralluoghi congiunti alla presenza di diverse figure tecniche […]

Aluglio 2023 l'Istituto Comprensivo ha inviato un elenco di interventi manutentivi straordinari con diverse richieste, fra cui l'installazione di un ascensore, nel plesso di via Gabbro 6A. Nel frattempo, però, l'Area Tecnica aveva messo in lavorazione le richieste già concordate, e nel mese di settembre 2023 sono stati realizzati diversi interventi, proprio a scuola e con i nostri referenti municipali a coordinare le attività: la revisione dei maniglioni antipanico delle uscite di emergenza poste nel corridoio centrale, l'adeguamento dei servizi igienici con appalto di Manutenzione Ordinaria ed è stata completata l'installazione del montascale a carico di Area Impianti. […]

Come già era stato segnalato nel corso dei sopralluoghi, l'installazione di un impianto elevatore necessita di un vano ni muratura che non può essere realizzato dalle ditte che si occupano degli impianti, eli tutto necessita di una progettazione ad hoc oltre al reperimento delle risorse dopo valutazione tecnica e del quadro di fattibilità economica. Una progettazione diversa – più complessa e onerosa e che richiede un progetto di fattibilità da finanziare nel piano delle Opere – rispetto a quelle che vengono realizzate per la manutenzione ordinaria. L'installazione del montascale ha permesso di dare una risposta
immediata, mentre la realizzazione di un nuovo ascensore, come già segnalato, richiede valutazioni e tempi tecnici non compatibili con el richieste della scuola.

Il Comune di Milano ha avviato, comunque, un approfondimento per identificare il percorso più opportuno da seguire per garantire una più efficiente accessibilità, ivi compresa l'eventuale identificazione di una nuova struttura accessibile ove poter trasferire la scuola e garantire piena inclusività dei locali scolastici. Stiamo inoltre valutando la possibilità di proporre alla Scuola di far consumare i pasti nei locali situati al piano servito dal montascale, non già per la sola alunna con ridotte possibilità motorie, ma per tutti gli alunni della classe o delle classi del piano, come già avviene in altre scuole. Il rientro con il pasto si realizza al più due volte alla settimana e questo potrebbe essere di aiuto alle classi".

Niente ascensore, quindi, come era auspicato dal preside e dai genitori di Camilla, non solo per la ragazzina ma anche per i futuri alunni. "Se anche mia figlia non vedrà l'ascensore – diceva papà Gianluca durante il nostro sopralluogo -, almeno ne potranno usufruire in futuro bambini e bambine in difficoltà". Come affermato dalla vice sindaca, questa opzione non sembra al momento praticabile, ma c'è l'impegno del Comune nel garantire una maggiore inclusività.

Le opzioni al vaglio sarebbero lo spostamento della mensa al piano ammezzato, dove si trova la classe di Camilla, o addirittura il trasferimento dell'intera scuola in una diversa sede.

La replica del papà di Camilla

Alla mail della vice sindaca ha voluto rispondere il papà di Camilla.

"Le parole della vice sindaca, oltre a non dare risposte concrete, sono imbarazzanti e suonano quasi come una minaccia, piuttosto che mettere in atto le misure atte a eliminare le barriere architettoniche e adeguare l’edificio pubblico alla normativa vigente, normativa che, ricordo, risale a ben 35 anni fa, la vice sindaca suggerisce addirittura di trasferire l’intera scuola… Bella soluzione e soprattutto pratica, come dire che per assecondare i capricci di un'alunna disabile creo un problema logistico all’intera scuola, professori e dipendenti comunali compresi".

"In merito alla proposta invece di trasferire la mensa al piano ammezzato – continua Gianluca – la vice sindaca dimentica però che sono da trasferire anche i laboratori di arte, scienze, informatica nonché l’aula magna, tutti posti al secondo piano e quindi non fruibili dalle persone disabili. Dimentica inoltre che il piano ammezzato (a differenza del primo e del secondo piano in cui sono stati sostituiti i serramenti qualche anno fa) ha ancora i serramenti risalenti agli anni ‘70 e pertanto senza taglio termico nonché pericolosi (ci risulta che spesso i vetri siano frantumati). Tale situazione determina all’interno dei locali temperature troppo basse in inverno e troppo alte in estate che, oltre a non rispettare i requisiti di salubrità, si traduce in un enorme spreco energetico a carico della comunità".

Struttura con ascensore in gabbia metallica in via Gabbro a Milano
Struttura con ascensore in gabbia metallica in via Gabbro a Milano

"Per finire – conclude il papà di Camilla – una semplice nota tecnica: l’installazione di un ascensore non necessariamente necessita di una struttura in muratura (che tra l’altro proprio nel caso in esame della scuola di Via Gabbro non servirebbe nemmeno, vista la tipologia costruttiva dell’edificio che già presenta un vano esterno idoneo al fissaggio della cabina), difatti esistono innumerevoli impianti con struttura metallica e tamponamento in vetro, tra l’altro visibili nella stessa via Gabbro, a poche decine di metri dal complesso scolastico. Invito pertanto vivamente la vice sindaca a farsi un giro da quelle parti prima di fare certe affermazioni".

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