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Ragazze uccise in un campo di mais: i telefoni trovati sono intestati a dei prestanome

I due cellulari trovati nel campo di mais a San Giuliano Milanese in cui sono state trovate morte Hanan Nekhla e Sara El Jaafari sarebbero intestati a dei prestanome. A riferirlo è il procuratore di Lodi Domenico Chiaro. Gli inquirenti in queste ore stanno analizzando i contenuti dei telefoni per ricostruire le ultime ore delle due giovani prima dell’incidente e soprattutto per risalire ai reali proprietari.
A cura di Ilaria Quattrone
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Le vittime, Sara El Jaafari e Hanan Nekhla
Le vittime, Sara El Jaafari e Hanan Nekhla

I due telefoni trovati nel campo di mais di San Giuliano Milanese dove sono stati rinvenuti i corpi di Hanan Nekhla, 31 anni, e Sara El Jaafari, 28 anni sono intestati a dei prestanome. A dirlo è il procuratore di Lodi Domenico Chiaro. Gli inquirenti infatti in queste ore stanno analizzando i contenuti dei telefoni per ricostruire quelle drammatiche ore.

Oltre all'autopsia, sarà eseguito un esame tossicologico

Oltre all'autopsia, il pm ha chiesto che venga eseguito un esame tossicologico. I corpi delle due ragazze sono stati trovati vicino a un giaciglio in cui c'erano coperte, bottiglie e della stagnola probabilmente utilizzata per consumare della droga. E sulla base di quanto riportato dal quotidiano "La Repubblica", sembrerebbe che le due ragazze quella sera fossero in compagnia di due pusher. Al momento non è chiaro se i due siano gli stessi ragazzi a cui ieri si riferiva la cugina di Hanan. La ragazza ha infatti raccontato che tra giovedì e venerdì Hanan avrebbe ricevuto la telefonata di Sara che le avrebbe detto di essere con due ragazzi conosciuti da poco. La ragazza sarebbe uscita dalla casa di un parente di cui era ospite intorno alle tre del mattino, affermando che sarebbe tornata presto. Da allora e fino al giorno seguente, non si sono più avute notizie delle giovani.

Un bracciante indagato per duplice omicidio colposo

Proprio alle 11.30 di venerdì mattina, una delle due vittime aveva chiamato il 112 affermando di essere stata investita da un mezzo agricolo, di essere ferita mentre la sua amica era morta. La ragazza non ha mai spiegato dove si trovasse. Nonostante il tempestivo intervento delle forze dell'ordine e l'immediato avvio delle ricerche, i due corpi sono stati ritrovati sabato sera. Al momento l'unico a essere indagato per duplice omicidio colposo è un ragazzo di 28 anni di Lacchiarella che era alla guida del mezzo, che avrebbe travolto le due ragazze. Il 28enne ha fin da subito affermato di non "essersi accorto di nulla". L'esame tossicologico inoltre servirà a comprendere se le due ragazze siano morte intossicate dall'insetticida che il mezzo agricolo stava spargendo.

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