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Prese in ostaggio un vigilante nel Duomo di Milano: assolto per incapacità di intendere e volere

È stato assolto per “totale incapacità” di intendere e volere Mahmoud Elhosary, 26enne egiziano che lo scorso 12 agosto prese in ostaggio un vigilante all’interno del Duomo di Milano, minacciandolo con un coltello a serramanico. Una perizia aveva già stabilito il totale vizio di mente per il 26enne, che essendo stato ritenuto socialmente pericoloso dovrà trascorrere tre anni all’interno di una Rems, gli ex ospedali psichiatrici giudiziari.
A cura di Francesco Loiacono
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Uno dei momenti dell'arresto del 26enne
Uno dei momenti dell'arresto del 26enne

Assolto per "totale incapacità" di intendere e volere. È quanto ha deciso il giudice del tribunale di Milano Silvana Pucci per Mahmoud Elhosary, 26enne egiziano che lo scorso 12 agosto prese in ostaggio un vigilante all'interno del Duomo di Milano, minacciandolo con un coltello a serramanico. Il giovane era poi stato disarmato e arrestato con le accuse di sequestro di persona e resistenza a pubblico ufficiale ed era finito a processo, ma una perizia alla quale era stato sottoposto aveva dimostrato che il 26enne è affetto da vizio totale di mente ed è socialmente pericoloso. Proprio per questa pericolosità e per via del suo disturbo il ragazzo, anche se assolto dalle accuse in quanto non imputabile, dovrà trascorrere 3 anni in una Rems: le residenze per l'esecuzione delle misure di sicurezza, ossia le strutture che hanno sostituito gli ospedali psichiatrici giudiziari.

Il ragazzo è ancora in carcere

Già lo scorso 20 gennaio, dopo l'esito della perizia eseguita dallo psichiatra forense Mario Mantero, il giudice per le indagini preliminari Raffaella Mascarino aveva disposto per il 26enne il trasferimento dal carcere di San Vittore a una Rems. Il ragazzo è però finora rimasto nel penitenziario milanese in quanto nella struttura individuata, a Castiglione delle Stiviere (Mantova), non vi sarebbe posto. La perizia ha fatto emergere i problemi psichici del giovane, che in Egitto aveva seguito delle cure per ansia, psicosi e depressione ma tornato in Italia aveva interrotto il percorso di cura.

L'arresto il 12 agosto

L'episodio per cui il 26enne è stato assolto avvenne attorno all'ora di pranzo dello scorso agosto. Il giovane entrò nella Cattedrale milanese e, sotto la minaccia di un coltello lungo dieci centimetri, prese in ostaggio un vigilante. Nonostante la paura nessuno rimase ferito: fin da subito venne esclusa inoltre la pista terroristica e già nel corso del primo interrogatorio erano emersi segnali di squilibrio mentale nel 26enne.

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