Precipita per seicento metri mentre scala il Gran Zebrù: Sandra muore a 26 anni
Sandra Bianchi aveva 26 anni. Era nata a Lovere, ma risiedeva a Darfo in provincia di Brescia. Dal suo profilo Facebook emerge la sua passione per la montagna e le escursioni. Una passione che oggi, lunedì 14 giugno, le è stata fatale. Sandra infatti è morta mentre scalava il Gran Zebrù, il monte al confine tra la Lombardia e il Trentino Alto Adige.
Sandra è scivolata ed è morta sul colpo
L'incidente si è verificato poco dopo le otto del mattino a 2.800 metri: la 26enne era con il suo compagno di cordata quando, dopo aver superato un passaggio difficile, si sarebbero sganciati per continuare la scalata. A un certo punto mentre erano all'uscita del canale Pale Rosse, per cause ancora da accertare e ricostruire, Sandra è scivolata ed è precipitata per seicento metri. La 26enne è morta sul colpo, per lei infatti non c'è stato nulla da fare. Il ragazzo che era con lei, è ancora in forte stato di shock. La notizia ha sconvolto l'intera comunità. Sandra viveva con la sua famiglia nella frazione di Montecchio.
Il compagno sotto choc portato a valle
Ad avvertire i soccorsi è stato proprio il compagno: sul posto è intervenuta una squadra del soccorso alpino di Solda, i colleghi della Valtellina e i militari della Guardia di Finanza. Da Bolzano è anche decollato un elicottero. I soccorritori hanno recuperato il corpo della giovane mentre l'uomo è stato trasportato a valle. Solo qualche settimana fa altri due bergamaschi avevano perso la vita dopo essere stati travolti da una valanga: erano Fernando Bergamelli, 55enne di Pradalunga, e Oscar Cavagnis, 47enne di Vertova, paese della Val Seriana.