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Portano a casa dall’ospedale un’anziana paziente ma sbagliano persona: se ne accorge la figlia aprendo l’ambulanza

La 74enne Luisella di Monza lo scorso 26 ottobre era arrivata al pronto soccorso dell’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo dopo un malore: dopo gli accertamenti e le dimissioni i sanitari hanno fatto sapere alla figlia che anche per il ritorno avrebbero provveduto loro al trasporto in ambulanza. Peccato però che sul mezzo sia stata caricata un’altra paziente che per tutto il viaggio continuava a ripetere di chiamarsi Maria e non Luisella.
A cura di Giorgia Venturini
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Dovevano riportare un'anziana paziente a casa dopo qualche accertamento in ospedale, ma i sanitari hanno sbagliato persona caricando un'altra malata. Protagonista dell'equivoco è la 74enne Luisella di Monza che lo scorso 26 ottobre era arrivata al pronto soccorso dell'ospedale Bassini di Cinisello Balsamo dopo un malore. La sera stessa i medici avevano deciso che l'anziana poteva già tornare a casa, fissandole altri esami medici per i giorni successivi.

E qui arriva l'equivoco: i sanitari hanno riferito alla figlia della 74enne che poteva tornare a casa con la sua auto e che avrebbero pensato loro al trasporto della madre in ambulanza negli stessi minuti. Una volta l'ambulanza arrivata a destinazione – come ha riportato Monza Today – la figlia ha aperto lo sportello del mezzo e si è trovata davanti una signora sconosciuta. Non si trattava dunque della madre Luisella. La sconosciuta ha spiegato di aver continuato a ripetere ai sanitari di chiamarsi Maria e che non viveva nella via indicata. Ma evidentemente il personale sanitario non aveva creduto alle sue parole. 

Maria era stata anche lei dimessa dall'ospedale e anche lei probabilmente aveva bisogno del trasporto a casa. Poi lo scambio di persona. Intanto la signora Luisella attendeva ancora in ospedale: l'ambulanza è subito tornata indietro per prenderla e poco dopo è stata riaccompagnata a casa dalla figlia.

A spiegare quello che è accaduto è stata la figlia di Luisella che ha tenuto a precisare: "Mi immagino anche la preoccupazione dei familiari di quella signora, che non sapevano dove si trovasse il loro congiunto. Questi errori non sono ammissibili". Il giorno successivo le due famiglie, quella di Luisella e quella di Maria, sono state contattata dai vertici dell'ospedale che si sono scusati dell'errore e informato che avrebbero aperto un'indagine interna per capire nel dettaglio come sia stato possibile questo equivoco.

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