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Picchiano e sequestrano per ore un ragazzo di 20 anni: quattro arresti

Un ragazzo di venti anni è stato picchiato, caricato su un’auto e poi sequestrato: in totale i carabinieri, allertati dalla fidanzata della vittima, hanno arrestato 4 persone.
A cura di Ilaria Quattrone
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Lo hanno rapito e caricato su un'auto e poi lo hanno portato in un garage dove lo hanno trattenuto per due ore: è accaduto a Pieve Emanuele, comune dell'hinterland milanese. Nella mattinata di oggi, domenica 29 maggio, i carabinieri di Pieve e del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di San Donato Milanese hanno arrestato quattro persone tra i 21 e i 40enni e hanno deferito in stato di libertà altre quattro persone tra i 19 e i 28 anni.

Il 20enne attirato con una scusa

I primi quattro dovranno rispondere del reato di rapina aggravata, altri due sono accusati di sequestro di persone e gli ultimi due di favoreggiamento. In base alle ricostruzioni degli investigatori, sembrerebbe che la scorsa notte i primi quattro giovani – insieme ad altri che però non sono ancora stati identificati – con una scusa avrebbero attirato in via Bellini un ragazzo di venti anni che, in quel momento, si trovava con un amico.

Il pestaggio e poi il sequestro

Il 20enne sarebbe stato accusato dal branco di aver commesso un furto a casa di un di loro: il gruppo avrebbe colpito i due con calci e pugni, gli avrebbero poi preso i cellulari e sarebbero scappati. La gang si sarebbe divisa tra due automobili che sarebbero state guidate dai due uomini accusati poi di favoreggiamento. Nello stesso momento, altri due uomini – quelli accusati di sequestro – avrebbero caricato a bordo di un'altra auto il 20enne e lo avrebbero poi portato in un garage a Milano dove sarebbe stato trattenuto per due ore.

Le vittime portate in ospedale

I carabinieri sono stati allertati dalla fidanzata della vittima: i militari sono riusciti a trovare le auto e a identificare i malviventi. Questi ultimi sono stati trovati ancora in possesso dei cellulari delle vittime. Le forze dell'ordine hanno poi trovato i due presunti sequestratori nelle loro abitazioni. Le due vittime sono stati trasferite invece all'ospedale Humanitas di Rozzano per le cure del caso. Dopodiché sono state eseguite le varie misure cautelari. Sono però ancora in corso le indagini per identificare gli altri partecipanti.

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