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Picchia due studenti 14enni con la mazza da baseball: professore rischia il processo

Rischia di andare a processo il prof 60enne, ora sospeso, che il 14 febbraio 2021 ha preso a mazzate due studenti 14enni. I ragazzi gli avevano lanciato alcuni petardi in giardino, nel Bresciano, e lui li avrebbe rincorsi e poi picchiati.
A cura di Enrico Spaccini
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Foto di repertorio
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Ha chiesto la messa alla prova il professore 60enne, ora sospeso, che nella notte tra il 14 e il 15 febbraio del 2021 prese a bastonate due studenti che gli avevano fatto uno scherzo di Carnevale. Alberto Poli, insegnante in un istituto professionale dell'hinterland bresciano, si è detto "dispiaciuto" per la reazione spropositata chiedendo scusa alle famiglie in Tribunale nella giornata di ieri, 16 novembre. Uno dei due ragazzi ha accettato la proposta risarcitoria ritirando, così, la costituzione della parte civile, l'altro invece ha rifiutato l'accordo: "La salute e la dignità nostra e di mio figlio non si comprano" ha detto la madre.

La ricostruzione dell'aggressione

La notte del 14 febbraio 2021 i due 14enni si erano messi a lanciare petardi in strada. Alcuni di questi sarebbero finiti nel giardino del palazzo in cui vive un professore della loro scuola insieme alla famiglia. Vedendoli dalla finestra, afferma l'accusa, Poli sarebbe sceso di corsa armato con una mazza da baseball per poi lanciarsi al loro inseguimento. Il 60enne li avrebbe sorpresi all'interno di una falegnameria: "Vi devo ammazzare, vi lascio come cani", gli avrebbe detto mentre li colpiva più volte.

Il docente nega di essere uscito armato. Sostiene, invece, di aver perso la testa dopo aver sentito i due 14enne minacciare di dar fuoco alla sua casa e di averli colpiti con un bastone trovato all'interno della falegnameria perché si sentiva circondato. Fatto sta che uno dei ragazzi riportò ferite guaribili in tre settimane, mentre l'altro uno squarcio alla testa, lesioni alle mani, al polso, alle spalle e una sindrome da stress post traumatico. Prognosi: 40 giorni.

Il procedimento giudiziario

Il ragazzo che ha riportato le conseguenze meno gravi ha accettato la proposta risarcitoria di 6mila euro e ritirato la costituzione di parte civile. L'altro, invece, ha rifiutato l'accordo che prevedeva il pagamento di 4.500 euro a testa per i genitori. Così, Poli ha chiesto al giudice la messa alla prova, richiesta che secondo la parte civile sarebbe tardiva e incongruente con la gravità dell'aggressione.

Il giudice Giovanni Pagliuca ha preso tempo per decidere se accogliere la richiesta del 60enne. In caso negativo, il 18 gennaio inizierà il dibattimento che vedrà Poli imputato per lesioni aggravate dalla minore età delle vittime e dell'utilizzo di un'arma.

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