video suggerito
video suggerito

Perché Parco Sempione a Milano si chiama così e cosa c’entra la galleria che collega l’Italia con la Svizzera

Prima giardino signorile, poi piazza d’Armi e infine sede dell’esposizione universale. Oggi Parco Sempione è molto diverso da com’era in passato ma il suo nome ne conserva parte della storia, collegata al passo del Sempione e al traforo che unì Italia e Svizzera.
A cura di Alice De Luca
4 CONDIVISIONI
Parco Sempione a Milano (foto da LaPresse)
Parco Sempione a Milano (foto da LaPresse)

Non tutti lo sanno ma una volta Parco Sempione, il giardino che sorge dietro al Castello Sforzesco, si chiamava molto più banalmente Parco del Castello. Fu solo in seguito che quest'area verde prese il nome dal Sempione, il passo sulle Alpi che collega l'Italia alla Svizzera. Ma cosa c'entra un posto così lontano con la città di Milano?

Il declino del parco, da giardino a piazza d'armi

La storia del parco comincia alla fine del Trecento, quando fu creato per volere di Gian Galeazzo Visconti, con una parte messa a giardino e un'altra coltivata. Successivamente fu ampliato da Francesco Sforza, che lo fece anche popolare di selvaggina per le sue sessioni di caccia. Dopo la caduta degli Sforza, l'area fu abbandonata e sotto il dominio degli Spagnoli, nel Cinquecento, ci furono costruite alcune fortificazioni. Per i secoli successivi il parco fu utilizzato come piazza d'armi, fino al nuovo progetto dell'amministrazione milanese che tra il 1890 e il 1893 lo ristrutturò riportando il verde, con giardini all'inglese e corsi d'acqua.

Illustrazione di quando la zona di Parco Sempione era adibita a piazza d'armi.
Illustrazione di quando la zona di Parco Sempione era adibita a piazza d'armi.

L'Expo del 1906 e il traforo del Sempione

Nel 1906 arrivò a Milano l'esposizione universale e la location scelta fu proprio quella del parco, riqualificato solo pochi anni prima. L'Expo ebbe come tema quello dei traporti, per festeggiare l'inaugurazione, avvenuta solo l'anno precedente, del traforo del Sempione, il tunnel che collega l'Italia con la Svizzera. L'area prese quindi il nome di Parco Sempione, sorgendo anche vicino a Corso Sempione, la strada che idealmente collega il Duomo di Milano con l'omonimo passo.

A sinistra il traforo del Sempione e a destra l'ingresso dell'Expo di Milano del 1906 che imita le due gallerie.
A sinistra il traforo del Sempione e a destra l'ingresso dell'Expo di Milano del 1906 che imita le due gallerie.

Durante l'esposizione, nel parco furono costruiti diversi padiglioni, poi demoliti. Una delle poche costruzioni conservate fu quella in stile liberty che all'epoca ospitava (e ospita ancora oggi) l'acquario civico, il terzo acquario più antico d'Europa. Tra le strutture smantellate dalla fiera c'era anche l'ingresso del parco, creato per simulare i buchi della galleria del traforo del Sempione.

Immagine
4 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views