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Perché Marco Gilona ha tentato di uccidere sua moglie nel parcheggio di un centro commerciale

Il 62enne Marco Gilona ha tentato di uccidere sua moglie nel parcheggio di un centro commerciale. Agli investigatori ha detto che era pronto per togliersi la vita. Sulle spalle pesavano un debito da mezzo milione di euro e il pignoramento della casa.
A cura di Enrico Spaccini
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Marco Gilona e sua moglie custodivano un segreto: un debito da oltre mezzo milione di euro che stava portando al pignoramento della loro casa di via Cinque maggio a Quarto Oggiaro. Un buco finanziario creato da una serie di investimenti andati non come avevano pianificato e che non erano riusciti a colmare nonostante le diverse proprietà che il 62enne possiede. Per questo motivo, stando alle sue dichiarazioni fatte davanti agli investigatori, Gilona aveva deciso di farla finita. Ieri mattina, martedì 28 febbraio, si era portato dietro due coltelli e dell'etere. Il piano era uccidere sua moglie e poi togliersi la vita.

L'intervento dei carabinieri nel parcheggio

A dare l'allarme è stato un passante intorno alle 11:20. Si trovava nel parcheggio del controviale di viale Fulvio Testi a Cinisello Balsamo, all'altezza di via Gorki, quando ha notato alcune macchie di sangue sull'asfalto e una donna distesa sul sedile di una Peugeot 508 station wagon parcheggiata lì vicino. Quando sono arrivati i carabinieri del Radiomobile di Sesto San Giovanni, Gilona stava ancora colpendo la moglie.

I militari sono riusciti a tamponarle subito le ferite e a chiamare il 118. Trasportata al Niguarda in codice giallo, la donna 56enne è stata ricoverata in Rianimazione. Ha ferite all'addome, al collo e a una gamba, ma secondo i medici sarebbe fuori pericolo.

I coltelli e l'etere con cui voleva "anestetizzarsi"

Gilona è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio. Ha 62 anni, lavora come agente di commercio e non ha mai avuto problemi con la giustizia. Ha raccontato agli investigatori che quella mattina lui e la moglie stavano andando da un avvocato, forse proprio per affrontare la questione del pignoramento. La lettera era arrivata quella mattina.

Nessun altro parente era al corrente della situazione, né il figlio che viveva con loro e nemmeno l'altro che era andato via di casa già da un po'. Un segreto che la coppia custodiva e che affrontava ogni giorno da sola, cosa che ha creato soprattutto negli ultimi tempi alcune tensioni tra i due. "Ho portato due coltelli, volevo ucciderla e poi colpirmi", ha detto Gilona. Si era portato dietro anche dell'etere, voleva "anestetizzarsi" prima di colpirsi mortalmente alla gola: "Ho fatto anche delle prove".

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