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Pacco bomba al presidente di Confindustria Brescia, Pasini: disposta la scorta

Il presidente di Confindustria Brescia, Giuseppe Pasini, ha ricevuto ieri un pacco bomba contenente della polvere da sparo e un detonatore. Il pacco è stato recapitato nella sede della Feralpi Group di Lonato del Garda, colosso del settore siderurgico guidato dallo stesso Pasini. La prefettura ha messo sotto scorta l’industriale: lo scorso giugno era finito sotto scorta anche il presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti.
A cura di Francesco Loiacono
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Giuseppe Pasini
Giuseppe Pasini

Un pacco bomba è stato recapitato ieri, martedì 23 settembre, nella sede della ditta Feralpi Group di Lonato del Garda, in provincia di Brescia. Era indirizzato al presidente dell'azienda siderurgica, Giuseppe Pasini, che è anche il presidente di Confindustria Brescia. Il pacco era anonimo: all'interno c'era della polvere da sparo e un detonatore. Stando ai primi rilievi il congegno non sarebbe potuto esplodere, in quanto molto rudimentale. Sono in corso le indagini per risalire ai mittenti del pacco, che al momento non hanno rivendicato quello che molto probabilmente è un gesto minatorio. Nel frattempo, la prefettura bresciana ha deciso di mettere sotto scorta Pasini.

Chi è Giuseppe Pasini: il suo gruppo impiega oltre 1570 dipendenti

L'industriale di Odolo (Brescia), 59 anni, è presidente dell'Aib (Associazione industriale bresciana) dal giugno 2017. Guida l'azienda di famiglia dal 1982, da quando affiancò il padre Carlo, poi prematuramente scomparso l'anno seguente. Il Gruppo Feralpi è una delle più importanti realtà nel settore della produzione di acciaio, laminati e derivati a livello europeo: dà lavoro a oltre 1570 dipendenti e ha un fatturato che nel 2018 ha superato gli 1,3 miliardi di euro, con una forte componente estera. Qualche mese fa un'altra importante figura del mondo industriale lombardo era finita sotto scorta: si tratta del presidente di Confindustria Lombardia Marco Bonometti, anche lui bresciano, che a fine giugno aveva ricevuto due lettere contenenti proiettili. Poche settimane prima il capo degli industriali lombardi era stato sentito dai pubblici ministeri di Bergamo che indagano sulla mancata istituzione della zona rossa ad Alzano Lombardo e Nembro, nella Bergamasca.

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