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Fontana: “Non pensiamo a lockdown in Lombardia e Milano, nelle prossime ore decisioni su misure”

Attilio Fontana ha detto che, al momento, non si sta pensando di fare eventuali lockdown in Lombardia e a Milano. “Stiamo monitorando la situazione e nelle prossime ore diremo se è necessario prendere qualche misura o se invece basterà essere rigorosamente rispettosi di quanto è già stato disposto”, ha dichiarato il presidente della Regione durante una trasmissione su SkyTg24.
A cura di Francesco Loiacono
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"Non siamo arrivati al punto" di pensare a un lockdown in Lombardia o a Milano. Lo ha detto il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana alla trasmissione "Buongiorno" su SkyTg24 parlando dell'eventualità di una "chiusura" di Milano evocata dal virologo Fabrizio Pregliasco. "Stiamo semplicemente facendo delle valutazioni per capire quali sono i numeri, qual è l'evoluzione del virus, se ci sono delle curve che si impennano o che riusciamo a controllare, ma noi per il momento siamo sulla linea già tracciata la settimana scorsa, cioè quella di evitare gli assembramenti, di indossare sempre la mascherina anche all'aperto e di lavare spesso le mani. Quelle regole minime che possano essere sufficienti", ha proseguito il governatore. Su eventuali misure più restrittive rispetto a quelle del Dpcm del 13 ottobre Fontana ha aggiunto: "Stiamo monitorando la situazione e nelle prossime ore diremo se è necessario prendere qualche misura o se invece basterà essere rigorosamente rispettosi di quanto è già stato disposto".

Faremo di tutto per evitare un lockdown regionale

Per domani, venerdì 16 ottobre, è prevista una nuova riunione del Cts regionale.  "Nelle ultime giornate si sono fatti molti più tamponi, la percentuale tra i tamponi e gli infettati è più o meno sempre la stessa dei giorni precedenti, ma è sicuramente comunque in crescita", ha sottolineato il governatore, dopo che nella giornata di ieri si sono verificati oltre 1800 contagi in Lombardia e più di 500 nella sola Milano. Ieri Fontana aveva detto: "Non possiamo prevedere ancora nulla e non sono in grado di dire se a Milano ci sarà un nuovo lockdown". Oggi sembra però aver corretto il tiro, appellandosi anche al senso di responsabilità dei cittadini: "Siamo arrivati a un punto in cui non possiamo più permetterci di fare quello che vogliamo e di mantenere quei comportamenti che questa estate purtroppo hanno fatto ritornare la vita ad essere più o meno normale. Non possiamo e non dobbiamo farlo – ha detto a Sky – Stando così le cose anche se poi non possiamo ipotecare il futuro, faremo di tutto per evitare un lockdown regionale".

Sulle possibili misure restrittive da attuare, il governatore ieri aveva detto: "Da escludere la possibilità di una didattica a distanza perché la ministra Azzolina l'ha esclusa. Ci stiamo concentrando sul trasporto pubblico locale per cercare di ridurre la frequentazione in determinate ore della giornata. Come Regione Lombardia abbiamo chiesto fin da maggio che si provvedesse a spalmare nel corso della giornata l'inizio delle diverse attività. Insisteremo nuovamente sulla differenziazione almeno delle scuole". Mentre sull'ipotesi di un lockdown a Natale, evocata dal microbiologo Andrea Crisanti, Fontana aveva detto ieri: "Mi auguro che non si debba rinunciare al Natale e speriamo di riuscire a bloccare il diffondersi del virus prima di dicembre".

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