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Ordine di arresto per Artem Uss, l’imprenditore russo evaso dai domiciliari a Milano: individuati i complici

Il Gip di Milano ha emesso un’ordine di arresto per Artem Uss, che attualmente si trova in Russia. Individuati anche i complici che lo hanno aiutato a fuggire.
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I carabinieri di Milano hanno ricevuto un ordine di arresto nei confronti di Artem Uss, l'imprenditore russo evaso lo scorso marzo dalla sua abitazione a Basiglio, in provincia di Milano. Inoltre i militari stanno procedendo, quantomeno formale visto che sono tutti all'estero, nei confronti di altre cinque persone, ritenute responsabili di aver partecipato all'organizzazione della sua fuga in Russia. L'evasione del figlio del governatore di Krasnojarsk, in Siberia, aveva provocato un vero e proprio incidente diplomatico, in quanto il ministero della Giustizia italiano aveva assicurato agli Stati Uniti che non potesse uscire dall'Italia.

Identificati i complici di Artem Uss

Il Giudice per le indagini preliminari di Milano Anna Magelli ha firmato sei ordinanze di custodia cautelare in merito all'evasione di Artem Uss, avvenuta lo scorso 22 marzo. Il primo destinatario è l'imprenditore russo, su cui pende l'accusa di evasione, gli altri cinque sono ritenuti i suoi complici e per questo accusati di procurata evasione. Si tratta di Vladimir e Boris Jovancic, rispettivamente padre (bosniaco di 52 anni) e figlio (nato in provincia di Verona 25 anni fa), Matej Janezic (sloveno di 39 anni) e Srdjan Lolic e Nebojsa Ilic, entrambi serbi  rispettivamente di 52 e 47 anni.

Tutti gli indagati risultano attualmente all'estero e, per questo motivo, sono già stati richiesti i mandati d'arresto europei. Lo stesso Artem Uss era riapparso ad aprile in Russia e, da lì, aveva dichiarato: "L’Italia è piegata alle pressioni degli Stati Uniti”. Il magante doveva essere estradato negli Usa perché ritenute colpevoli di aver venduto tecnologie americane alla Russia, dopo essere stato arrestato all'aeroporto di Malpensa.

Artem Uss resta in Russia

Per ora l'ordinanza di arresto resterà un provvedimento esclusivamente formale, in quanto Artem Uss si trova ancora in Russia e non sarà possibile richiederne l'estradizione, a maggior ragione con il conflitto in Ucraina ancora in corso. "La Corte italiana, sulla cui imparzialità avevo inizialmente contato, ha dimostrato il suo evidente impegno politico. Sfortunatamente è pronta a piegarsi alla pressione delle autorità statunitensi", aveva dichiarato l'imprenditore rischiava 30 anni di carcere negli Usa.

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