Omicidio Nataly Quintanilla, la zia parte civile al processo: “Uccisa perché diventata ingombrante”

Si è aperto questa mattina, lunedì 24 novembre, il processo per omicidio a carico di Pablo Gonzalez Rivas, accusato di aver ucciso la compagna Jhoanna Nataly Quintanilla Valle nella notte tra il 24 e il 25 gennaio nel loro appartamento in piazza dei Daini a Milano e di aver nascosto il suo corpo in un borsone da palestra, poi gettato nel fiume Adda. "Ho fatto un viaggio lungo 16 ore per essere qui oggi", ha spiegato la zia della 40enne originaria di El Salvador che, insieme alla cugina, sono state ammesse come parti civili: "Voglio che tutti vedano che lei aveva una famiglia e che ora chiede giustizia". La prossima udienza è stata fissata per il 15 dicembre, mentre le prime testimonianze saranno ascoltate dal 25 febbraio 2026.

Stando a quanto ricostruito dalle indagini coordinate dall'aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Alessia Menegazzo, Rivas avrebbe picchiato e soffocato Quintanilla nel loro appartamento in zona Bicocca a Milano. Il 48enne, poi, avrebbe nascosto il corpo senza vita della donna in un borsone da palestra e, infine, lo avrebbe gettato nel fiume Adda. Rivas, che inizialmente aveva inscenato la sua scomparsa, ha confessato di essere il responsabile della morte della 40enne, ma avrebbe sostenuto la tesi di un incidente avvenuto durante un gioco erotico.
L'arresto era scattato a febbraio, con le accuse di omicidio volontario pulriaggravato e occultamento di cadavere. Il corpo di Quintanilla era stato, invece, ritrovato il 2 marzo nelle acque dell'Adda, all'altezza di Zelo Buon Persico (in provincia di Lodi).
"Nataly è stata uccisa perché era diventata ingombrante", ha dichiarato al termine della prima udienza Nicodemo Gentile, l'avvocato che rappresenta la zia e la cugina della vittima costituite parti civili: "L'uomo, quando la donna non risponde più alle sue aspettative reagisce eliminando. Nataly non rispondeva più alle sue aspettative perché evidentemente aveva tracciato altri percorsi e lui l'ha punita con la morte". Le due parenti erano presenti in aula, davanti alla Corte d'Assise di Milano presieduta dalla giudice Antonella Bertoja, con in mano un album di fotografie della 40enne e vestite con una maglietta con le immagini della donna. "Di fatto è la mamma adottiva di Nataly", ha detto l'avvocato Gentile riferendosi alla zia della 40enne, Rosario De Fatima Valle Espinoza: "Anche sua madre è stata vittima di un brutale assassinio".