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Omicidio di Giulia Tramontano, ultime notizie

Omicidio di Giulia Tramontano, gli inquirenti esaminano le immagini di Impagnatiello

Al vaglio degli investigatori anche le immagini delle telecamere e delle celle telefoniche intorno a Senago (Milano): serviranno a ricostruire gli spostamenti di Alessandro Impagnatiello dopo l’omicidio della fidanzata Giulia Tramontano, incinta al settimo mese, e a verificare la sua ricostruzione dei fatti.
A cura di Francesca Del Boca
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Aveva confessato agli inquirenti di aver gettato il cadavere della fidanzata Giulia Tramontano, incinta al settimo mese di suo figlio Thiago, vicino ad alcuni box della periferia di Senago (Milano) nella notte tra il 30 e il 31 maggio scorso, dopo aver tentato di disfarsene con il fuoco. E alcune telecamere di sorveglianza, adesso al vaglio degli investigatori, avrebbero ripreso proprio i movimenti in auto di Alessandro Impagnatiello, il barman 30enne adesso in carcere con l'accusa di omicidio volontario aggravato della compagna.

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I punti ancora da chiarire sulla dinamica dell'omicidio di Giulia Tramontano

Saranno immagini fondamentali per ricostruire con precisione la dinamica del delitto, dopo le analisi della Scientifica nell'appartamento della coppia, quelle sulle celle telefoniche della zona e quelle sulle impronte digitali raccolte su detersivi, plastica e cellophane usati per occultare il cadavere, che serviranno a individuare la presenza di eventuali complici.

Primi accertamenti che però hanno già fatto vacillare la versione dei fatti inizialmente fornita dal barman. L'uomo, in un primo momento, aveva infatti raccontato di aver sferrato solo un paio di coltellate a Giulia. Per essere smentito in pochi giorni dall‘autopsia sul corpo della compagna, che non ha lasciato dubbi: la 29enne è morta riportando i segni di almeno 37 coltellate tra collo e torace, di cui due fatali alla gola. Precedute da una serie di ricerche sospette sul web su come disfarsi della ceramica bruciata, su come inscenare una scomparsa e sugli effetti del veleno per topi (poi ritrovato in cucina) sull'essere umano.

Le immagini delle telecamere di via Novella a Senago

Del resto, che nelle telecamere della zona intorno a via Novella ci fosse la risposta a tante domande, gli inquirenti l'avevano capito fin da subito. Già un primo video, girato da una camera di sorveglianza privata nella notte tra sabato 27 e domenica 28 maggio, aveva immortalato Alessandro Impagnatiello negli istanti successivi all‘omicidio della compagna Giulia Tramontano. E soprattutto l'aveva definitivamente incastrato, facendo crollare il castello di bugie e contraddizioni da lui costruito per giorni e giorni, fino al ritrovamento del corpo senza vita della 29enne: in quelle riprese si vedeva infatti il barman 30enne sbarazzarsi prima dei detersivi e degli attrezzi usati per pulire le scale condominiali (trovate successivamente zuppe di sangue, sotto la luce del luminol) e poi dei vestiti carbonizzati della giovane donna.

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